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La Business Intelligence a supporto della riqualificazione urbana: Firenze Smart City

Interventi a supporto della riqualificazione vera e propria

Come appena accennato, abbiamo adesso tutte le informazioni che necessitavamo per suggerire interventi di policy mirati su Monteripaldi per l’Amministrazione Pubblica fiorentina.
Gli indicatori da risollevare sono 15: 8 per Economy, 2 per People, 3 per Living, 1 per Environment e 1 per Governance.
Alcuni indicatori necessitano di un intervento più marcato, altri meno; in ogni caso, ce ne occuperemo in ordine uno ad uno.
Per quanto riguarda l’attrattività commerciale, che necessita di un 18% di aumento dell’indice relativo (per trovarsi sulla media cittadina), traducibile con un aumento del 18% della media delle medie di affitti di negozi,botteghe, studi e uffici privati, possiamo suggerire il potenziamento dei pochi negozi presenti cercando di raggrupparli per ‘aree tematiche’ come all’interno di un grande Outlet Store, sfruttando gli edifici già costruiti, quindi raggruppando i negozi di vestiario in una stessa zona, quelli di oggettistica in un’altra e via discorrendo.

Sarebbe senz’altro una buon’idea in un posto ‘di campagna’ come questo dove la gente perderebbe fin troppo tempo sennò a ‘barcamenarsi’ tra le varie stradine; inoltre, come insegna l’economia teorica, sarebbe un trampolino di lancio per i commercianti che decidessero di ‘unire i loro sforzi’ per le economie che si creerebbero, le stesse che sfruttano per l’appunto i grandi centri commerciali.

Un’altra soluzione potrebbe essere puntare sull’attivazione di collaborazioni con le start up fiorentine o le fiere afferenti al mondo dell’agrobiologia per diventare un centro di eccellenza in tal senso, data la presenza sul territorio del CREA, il Centro di ricerca per l’economia agraria, il chè non potrebbe che attirare altre aziende, ad esempio ortofrutticoli dediti all’agricoltura biologica.
Per quanto riguarda invece l’indicatore ‘attrattività turistica’ c’è bisogno di almeno una nuova struttura tra alloggi, alberghi e simili, alloggi per vacanze e per brevi soggiorni, aree di campeggio e aree attrezzate per roulotte.

La soluzione che più si adatta al quartiere pare un qualche agriturismo con bed & breakfast annesso oltre che magari un’area campeggio per i turisti che vengono da fuori nei pressi delle uscite autostradali, in modo che essi possano visitare questa zona dal notevole pregio paesaggistico, puntando magari a mettere in risalto la vicinanza relativa a Piazzale Michelangelo, i giardini di Boboli, l’osservatorio di Arcetri e le ville e i borghi di interesse storico nei paraggi.
L’Amministrazione potrebbe anche puntare a far conoscere il servizio di locazione dei propri immobili ai cittadini offerto da servizi globali di sharing economy come AirBnb oppure ancora potenziare l’offerta di musei (ad esempio della civiltà contadina) in questa zona, magari sfruttando anche guide turistiche locali, offerte senza che i turisti debbano necessariamente versare un euro, come accade all’estero in città come Copenaghen.

Per aumentare la produttività, in deficit del 64% rispetto alla media, una soluzione potrebbe essere l’istituzione di Informagiovani o altri sportelli pubblici d’informazione e formazione, anche professionale, ad esempio prevedendo l’istituzione di corsi gratuiti d’informatica. Inoltre, per aumentare il reddito dei cittadini possono venire in aiuto soluzioni indirette di integrazione del reddito da lavoro come quella poc’anzi citata di affittare saltuariamente parte del proprio appartamento a turisti, viaggiatori e così via con servizi come AirBnb.

Imprenditorialità e stabilità lavorativa, necessitando di interventi di solo l’1%, si trovano già adeguatamente soddisfatti; in ogni caso, per migliorare questi indicatori, può essere utile l’istituzione di distretti di start up, come quello proposto poc’anzi per l’agricoltura biologica, o di fab lab e incubatori d’impresa per i giovani studenti, coinvolgendo le associazioni di categoria. Aiuti indiretti possono provenire anche dal portare a conoscenza bandi e quant’altro possa risultare utile a trovare occupazione o fare impresa; ad esempio, è possibile sfruttare il Giovani sì per mandare i ragazzi dell’UTB ad apprendere il lavoro svolgendo tirocini nel piccolo ‘distretto industriale’ di Monteripaldi.

L’indice di ‘sviluppo economico’, in deficit del 15%, rappresentato dal peso del terziario rispetto agli altri ‘settori economici’, può essere risollevato ad esempio sviluppando qui sedi di coworking, non tanto per risparmiare spazio e non pagare gli affitti degli uffici, che comunque potrebbe essere una soluzione per imprenditori e professionisti che necessitino di riunirsi da fuori, ma piuttosto per stimolare l’innovazione. Un ambiente confortevole, tranquillo, pulito e ‘verde’ non potrebbe che attirare indirettamente professionisti che non necessitano di trovarsi dove ci sono i maggiori flussi di gravitanti, come professionisti dell’ICT o dell’alimentari, che potrebbero comunque essere attirati da una zona ‘verde’ come Monteripaldi. Oppure ancora l’Amministrazione potrebbe prevedere qui proprio la costruzione di distretti tecnologici o della green Economy nel Piano Regolatore. Ad esempio, la zona potrebbe prestarsi bene per aziende innovatrici legate al settore agricolo ma operanti nel terziario, ad esempio imprese che, per mezzo di droni, permettono telerilevamenti dei campi.

La finanziarizzazione del territorio, che di fatto è legata anche allo sviluppo economico, può essere incrementata promuovendo il micro-credito, per esempio, ma, nel nostro caso, avremmo più precisamente da far sì che ci siano 2 strutture in più tra sportelli bancari, uffici postali, assicurazioni, negozi finanziari, mediatori creditizi e agenti finanziari. In questo senso l’Amministrazione non può intervenire direttamente ma può farlo indirettamente ad esempio facendo presente le opportunità di creazione di un ufficio postale, servizio comunque di utilità pubblica, e di uno sportello bancario, magari da parte delle banche di credito cooperativo, forse più ‘adatte’ a simili ‘zone rurali’, per di più indicando le zone censuarie che, sulla base delle nostre analisi, sono le uniche due con un indice di saturazione ‘in verde’ di Monteripaldi, quindi suggerendo anche dove andrebbero allocati.

Come ultimo ‘tassello’ di Economy l’AP, acronimo con la quale indicheremo l’Amministrazione Pubblica, deve occuparsi di un grande svuotamento giornaliero per motivi di lavoro: in primis, studiando la miglior gestione del trasporto pubblico per affrontare questo svuotamento. Abbiamo allora ripreso il precedente lavoro in merito all’analisi dinamica della popolazione gravitante.
Prima di addentrarci però in conclusioni di policy abbastanza marcate, abbiamo delineato un po’ la situazione.

Innanzitutto è bene sapere come normalmente si esplica il pendolarismo per lavoro a Monteripaldi, per farci un’idea, seppur parziale, sui gravitanti, dato che quest’ultimi sono solo una fetta del totale. Sono però quelli su cui abbiamo costruito il nostro ultimo studio, quindi, senza dati di miglior qualità, per il momento sono una buona scelta.
Per fare ciò avevamo già costruito, su di essi, nel foglio ‘Monteripaldi’ l’indice di saturazione per ogni zona censuaria, notando che, normalmente, sono solo due, come detto, le aree che attirano più gravitanti che residenti a Monteripaldi: una in effetti tra i nuclei più abitati dell’UTB e una tra i meno.
Indagando poi tramite Google Maps l’area di Monteripaldi, abbiamo scoperto che il trasporto pubblico qui si esplica in 6 fermate, della corriera 41.

Da un’analisi più approfondita con gli strumenti messi a disposizione da Google notiamo anche che la conformazione topografica è praticamente pianeggiante ma ‘sbarrata’ nell’‘accesso diretto al centro’ da una zona collinare e, in particolare, la zona dei giardini di Boboli, di interesse storico e quindi ‘intoccabile’ e che, presumibilmente per questo motivo, i bus portano solo verso la ‘zona dei Viali’ di Firenze, quella di accesso alla città da sud; inoltre, il quartiere non pare avere problemi di traffico.
Il problema principale, dunque, per chi si trova a Monteripaldi, è come raggiungere facilmente il centro. Il suggerimento che ci sembra più appropriato per l’Amministrazione pare quindi quello di potenziare il collegamento via bus al quartiere del Galluzzo, decisamente più popolato e quindi da poter prendere in considerazione per l’ampliamento delle linee della Tramvia, oppure costruire una strada più veloce di immissione su via Senese.

Allo stato attuale delle infrastrutture di trasporto, occorre fare invece delle considerazioni più approfondite.
Mappando l’indice di saturazione per ogni zona censuaria di Monteripaldi e, successivamente, lo status quo del trasporto pubblico nell’UTB, possiamo effettuare confronti più efficaci per trarne le dovute conclusioni.

Questo brano è tratto dalla tesi:

La Business Intelligence a supporto della riqualificazione urbana: Firenze Smart City

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Informazioni tesi

  Autore: Filippo Venturini
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2015-16
  Università: Università degli Studi di Siena
  Facoltà: Economia
  Corso: Scienze dell'economia
  Relatore: Duccio Stefano Gazzei
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 164

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