Skip to content

La contrattazione collettiva in agricoltura e il fenomeno del caporalato

Il caporalato nella tarda modernità

Il caporalato, in quanto raccolta, trasporto, organizzazione e collocazione produttiva di manodopera, si presenta come un modello produttivo e sociale arcaico, conformemente ai canoni della precedente fase espansiva della modernità. Si ritiene che questo fenomeno sociale rappresenti un modello produttivo tipico della fase post-fordista, infatti quest'ultima si caratterizzava proprio per la sua peculiarità di fondere elementi di grande modernità con altri fattori di marcata arcaicità nello stesso sistema produttivo.

Il post-fordismo si pensa sia stato la risposta della corrente neoliberista alle politiche di welfare state che il movimento operaio e popolare avevano veementemente rivendicato in gran parte dell'occidente capitalistico. Durante gli ultimi decenni del secolo scorso, poi, la new economy e la globalizzazione, assieme al peso preminente del capitale finanziario, si sono inseriti nel contesto postfordista originando una nuova fase della modernità che, per gli evidenti segni di crisi circa i processi di emancipazione dello sviluppo dell'umanità, è stata definita “tardo-moderna”.

Questa fase è caratterizzata da una revisione dei valori che avevano caratterizzato il Novecento fino agli anni ‘70, ossia la centralità del lavoro e dei diritti economici, sociali, civili, politici e umani; per contro, invece, si affermano i valori dell'impresa, della flessibilità, del globalismo e del “tempo reale”. Di conseguenza, la tarda modernità rappresenta una minaccia allo sviluppo dell'umanità poiché impronta il suo modello produttivo sulla riduzione del lavoro a semplice merce e sul ridimensionamento dei diritti umani. In tale scenario, si può dunque affermare che, in un certo senso, il neoliberismo tipico di questa fase sia comprensivo del fenomeno del caporalato, sia perché ne rispecchia il carattere arcaico tipico del modello post-fordista, sia in quanto pone l'impresa e il mercato al centro del sistema produttivo, riducendo il lavoro a merce inflazionata e i diritti umani ad opzione opinabile.

In “virtù” del quadro delineato, si può affermare che le prospettive del bracciante della modernità capitalistica erano migliori rispetto a quelle dei suoi colleghi di epoca tardo-moderna. Egli, infatti, nonostante l'agricoltura a quel tempo fosse ancora sottoposta pienamente alle ciclicità naturali, viveva in un periodo storico in cui la tradizione era messa in discussione e si annunciava una maggiore sicurezza lavorativa e una minore precarietà. La sostanziale differenza, dunque, tra i “vecchi” e i “nuovi” braccianti, è che il loro vissuto è inserito in contesti produttivi e sociali differenti: il tempo ciclico, stabile e fisso del vecchio bracciante era messo in discussione dalla razionalità pervasiva dell’incipiente processo di industrializzazione, che avrebbe potuto, un giorno, liberarlo da una condizione di semi-schiavitù; in definitiva, si trattava di un cambiamento indotto dalla modernità, percepita come positiva. La realtà dei nuovi braccianti, invece, è stata messa in crisi dalla precarizzazione del rapporto di lavoro, considerata non come una condizione temporanea e irrazionale, bensì come stato cui aspirare ed entro cui si colloca l'orizzonte della modernità.

L'odierna opinione, che tende ad accreditare il posto fisso come un disvalore e la flessibilità come il “futuro”, induce nei braccianti una grande sfiducia, perché la loro condizione di precarietà e di sofferenza viene assunta dalla società come desiderabile o, quantomeno, necessaria. Sostanzialmente, il vecchio bracciante aspirava a un futuro migliore poiché tali erano le prospettive; i nuovi braccianti, invece, non lottano per un avvenire migliore perché oggigiorno il futuro immaginabile, bene che vada, appare simile alla condizione attuale. Quindi, si può affermare che l'epoca vissuta dai nuovi braccianti sembri mirare alla perpetuazione della loro condizione di schiavitù, in una tarda modernità percepita come negativa. [...]

Questo brano è tratto dalla tesi:

La contrattazione collettiva in agricoltura e il fenomeno del caporalato

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Andrea Moggiani
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2016-17
  Università: Università degli Studi Roma Tre
  Facoltà: Economia
  Corso: Mercato del lavoro, relazioni industriali e sistemi di welfare
  Relatore: Alessandro Brignone
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 155

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

manodopera
agricoltura
relazioni
contrattazione
intermediazione
collettiva
sindacali
caporalato
illecita
199/16

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi