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ALM: tecniche di gestione dell'attivo e del passivo nelle banche. Evoluzione teorica ed applicazioni pratiche nella gestione e misurazione dei rischi.

Il sistema di reporting. L'informativa sui rischi nel processo di pianificazione

I sistemi di reporting sono una parte dei sistemi di controllo di gestione, sono lo strumento principale per l'approfondimento della conoscenza dei dati della banca che servono a soddisfare le richieste tipiche di chi ha la responsabilità della guida dell'impresa.

Tali sistemi risultano indispensabili per generare nei diversi soggetti aziendali - per quanto di specifica competenza - la consapevolezza del rischio presente nei vari strumenti finanziari e per adottare sistemi e regole di misurazione che ne diano una rappresentazione unitaria all'interno dei diversi sottosistemi aziendali.

A questo proposito, infatti, il contributo del risk management risulta fondamentale anche per dare corretta applicazione a regole contabili non sempre agevoli da implementare per gli operatori, alla luce della difficoltà di identificare ed enucleare fenomeni di rischio interdipendenti e insiti in operazioni e strumenti permeati da notevole complessità.

La realizzazione dell'integrazione sinteticamente descritta consente anche una corretta comunicazione esterna e contribuisce a dotare l'informativa della trasparenza necessaria a superare i limiti connessi all'utilizzo di schemi, regole e valutazioni standard non sempre allineati alle continue innovazioni riscontrabili nei mercati finanziari.

Le regole di disclosure, in definitiva, risultano fondamentali per offrire ai soggetti interessati un'adeguata rappresentazione qualitativa e quantitativa dei rischi presenti nel bilancio a correzione e integrazione dei limiti dei prospetti di natura contabile.

La situazione descritta ha imposto ai regulator una riconsiderazione degli schemi regolamentari vigenti al fine di limitare la possibilità di praticare politiche di bilancio e proteggere il mercato dai pericoli generati dalle asimmetrie informative.

Quest'ultimo obiettivo può essere raggiunto solo attraverso il miglioramento dei livelli di trasparenza informativa in merito a:
- Attendibilità dei valori di bilancio e, in particolare, modalità con cui gli stessi vengono determinati e sono stati rilevati;
- Politiche di gestione dei rischi, indispensabili per comprendere il legame esistente tra le azioni del management nel breve termine e le strategie di medio-lungo periodo finalizzate alla creazione di valore.

La loro efficace applicazione risulta fondamentale per dare consapevolezza al mercato e agli stakeholder sui valori attribuiti a tali elementi patrimoniali, sulla loro variabilità nel tempo e sui criteri con cui vengono determinati.

Questi ultimi, in particolare, devono permettere di distinguere più livelli di fair value in funzione delle fonti di relativa determinazione (prezzi quotati, prezzi desumibili dal mercato, tecniche di valutazione) e il loro impatto sui risultati aziendali.

Altrettanto importanti risultano le regole previste per la disclosure relativa alle modalità di gestione e controllo dei rischi derivanti dall'utilizzo degli strumenti finanziari e l'analisi della loro sostenibilità in situazioni normali e di stress.

La qualità che caratterizza l'informativa esterna risulta decisiva per migliorare la capacità della banca di comunicare in modo comprensibile l'andamento della propria gestione e per recuperare la fiducia sull'operato del management e sulla credibilità delle relative scelte strategiche; ciò determina anche un'attenuazione del livello di «incertezza» presente nella stima del valore economico del capitale da parte del mercato e, più in generale, degli stakeholder.

Ogni Banca è dotata di un sistema di reporting interno. Ci sono tre tipologie principali:
- Report istituzionali, sono redatti principalmente per tutti gli stakeholders della banca;
- Report operativi, sono destinati agli organi esecutivi al livello più basso;
- Report direzionali, è tutto l'insieme strutturato di report messi a disposizione dei manager per informarli sull'andamento della gestione.

In generale il report è “uno strumento di comunicazione volto alla produzione e diffusione di informazioni sulla performance aziendale a supporto del processo decisionale”

Con i report direzionali si ha la trasmissione delle informazioni relative all'andamento dell'azienda dai controller ai vertici aziendali (controllo strategico) e al management (controllo direzionale).

In sostanza è un insieme articolato di rendiconti dove il management rivede periodicamente il proprio operato, un buon sistema di reporting deve essere chiaro, tempestivo e selettivo.

Gli obbiettivi sottostanti al reporting direzionale possono essere così riassunti:
- Reporting di tipo informativo, ha come scopo quello di riportare l'allineamento dell'azienda ai corsi d'azione predefiniti in sede di pianificazione;
- Reporting per valutare le performance, serve a misurare la prestazione manageriale.

Questo brano è tratto dalla tesi:

ALM: tecniche di gestione dell'attivo e del passivo nelle banche. Evoluzione teorica ed applicazioni pratiche nella gestione e misurazione dei rischi.

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Informazioni tesi

  Autore: Alessandro Cosma
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2016-17
  Università: Università degli Studi di Verona
  Facoltà: Economia
  Corso: Finanza
  Relatore: Roberto Bottiglia
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 106

FAQ

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