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Interazione sociale e costruzione del sé

Gli schemi del sé

Il sé può essere considerato come un punto di cerniera, e in questo punto si verifica l'incrocio di dati sociali con quelli intrapsichici. Torna nuovamente l'importanza dell'esperienza sociale, grazie alla quale è possibile ricavare molte informazioni su noi stessi. È proprio dall'esperienza sociale che derivano molte informazioni su noi stessi.

Tali informazioni rivestono un'importanza fondamentale poiché queste vengono organizzate ed elaborate attraverso dei processi di elaborazione interna e dopodichè vengono organizzate in strutture di conoscenza.
Quest'ultime costituiscono lo schema del sé. Lo schema del sé è un concetto essenziale, per comprendere ampiamente la natura dello stesso sé. Le persone interpretano ed elaborano informazioni, ma come queste vengono interpretate ed elaborate e come queste vengono selezionate dipende solo dallo schema del sé. È importante sottolineare che gli uomini sono portati a fornire delle risposte che siano coerenti con il proprio schema di sé, tralasciando l'accuratezza di quest'ultime. Le persone sono consapevoli di sé stessi, molto spesso sentiamo questa affermazione, ma in effetti di che cosa lo sono? Cosa è che le persone sanno di loro stesse?

Possiamo iniziare con l'affermare che per quanto riguarda l'uomo, la conoscenza di sé viene costruita in maniera simile e attraverso molti processi con cui noi costruiamo le rappresentazioni sociali delle altre persone.
Utilizzando determinati schemi l'individuo apprende informazioni intorno al sé, in modo simile a quanto fa per altre persone.
Il concetto di schema del sé, è stato affrontato da Markus. Secondo la Markus (1977) il concetto di sé è costituito da un insieme di schemi, i quali corrispondono a dimensioni in riferimento alle quali noi conosciamo noi stessi. Uno schema comprende tutte le informazioni note sul sé in un settore particolare della condotta dell'individuo. Gli schemi del sé possono essere considerati come se fossero dei magazzini nei quali vengono inserite le conoscenze riguardo se stessi. La funzione fondamentale che viene svolta dagli schemi del sé riguarda la loro funzione nel processo di codifica e di elaborazione delle informazioni riguardo la propria persona.

Essi hanno un ruolo attivo poiché selezionano e interpretano i diversi eventi sulla base di quanto l'individuo già sa di sé stesso. Secondo la Markus, il sé non è qualcosa di rigido o statico e né tantomeno un'entità singolare. Il sé è un concetto molto complesso avente differenti sfaccettature e che presenta un ampio numero di schemi diversi del sé.
Ma vediamo cosa si intende precisamente con schema del sé.

Le persone hanno in linea di massima idee chiare su chi siano e su sé stesse, con questo hanno appunto schemi di sé. Le idee chiare che però possiedono, sono solo in merito ad alcune situazioni e ad alcune dimensioni ma non su tante altre. Gli schemi che possiedono gli individui sono in riferimento a dimensioni che per essi sono importanti e di cui sono altamente convinti che il contrario di tali dimensioni non può avere valore.
Lo schema è stato anche definito da Bartlett come: un principio di organizzazione di un’esperienza passata attraverso cui l’individuo è in grado di comprendere le situazioni nelle quali si trova immerso. È stato anche visto di come la maggior parte degli schemi si acquisiscono grazie alle esperienze ed è per questo che è importante far sì che il bambino sin da subito possa relazionarsi con il maggior numero di esperienze possibili, proprio perché queste favoriscono lo sviluppo degli schemi.

Per fornire un esempio: se si ha la convinzione di essere sofisticati e per la persona ciò è importante, allora su questo aspetto l'individuo sarà particolarmente schematico perché questo fa parte del suo concetto di sé.
Se al contrario, la persona non si considera affatto sofisticata, allora l'essere sofisticati perde importanza e perciò non rientra nel suo schema di sé.

«Non mettete tutte le vostre uova e non solo Cesto cognitivo», Con questa espressione Patricia Linville (1985), esprime in maniera precisa ciò che l'uomo fa in maniera abituale. Gli uomini tendono a utilizzare i propri schemi di sé in maniera strategica. Risulta fondamentale possedere una molteplicità di schemi del sé, perché è attraverso questi che ci si può proteggere dalle avversità della vita e comprendere le situazioni nelle quali ci troviamo. Ripercorrendo l'espressione precedente, si potrebbe sempre tirar fuori qualche schema di sé da altri cesti in modo da recuperare qualche soddisfazione.

Secondo Showers,gli schemi di sé suddivisi in modo molto rigido possono presentare e apportare vari vantaggi. Infatti, se alcuni schemi di sé risultano essere molto negativi e altri al contrario risultano essere positivi, gli eventi possono portare cambiamenti estremi di stato d'animo in base a sé viene attivato uno schema positivo o al contrario negativo. In generale, sono preferibili più schemi associati di sé.

Del sistema degli schemi del sé che fanno parte due categorie:
• Concetto di sé operativo (working self-concept)
• I Sé possibili

Con il concetto di sé operativo o working self-concept, si intende l'esistenza di diverse componenti del concetto del sé e queste sono specifiche a seconda dei contesti in cui è inserito l'individuo. Possiamo indicarlo anche come quella parte del concetto di sé che viene attivata dal soggetto in una determinata situazione oppure come la dimensione del sé, alla quale si ha accesso solo in riferimento ad una situazione particolare.
Con il concetto di sé possibili invece, si intendono le idee che un individuo ha rispetto ciò che potrebbe essere in futuro ma anche rispetto ciò che teme di diventare in futuro. Questi hanno la funzione di motivare ed incentivare per le future condotte e donano un ordine interpretativo e valutativo cerca la visione che una persona ha di sé stesso.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Interazione sociale e costruzione del sé

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Informazioni tesi

  Autore: Ylenia Troiani
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2016-17
  Università: Università degli Studi Roma Tre
  Facoltà: Scienze dell'Educazione
  Corso: Scienze dell'educazione e della formazione
  Relatore: Giuseppe  Carrus
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 92

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