Skip to content

Studio dell’effetto di alcuni co-catalizzatori metallici sull’elettrocatalisi dell’oro per l’analisi dei carboidrati

Storia delle tecniche elettro-analitiche pulsate

Le tecniche elettroanalitiche ebbero un’esplosione nel ’70 a causa della loro alta sensibilità e per il loro basso costo. Inizialmente queste nuove tecniche venivano adoperate per semplici miscele di ioni metallici e composti organici. Il ramo d’applicazione sui complessi biologici era quasi inesistente, fino a quando non furono combinate la rivelazione elettrochimica (ED) in flusso con la cromatografia liquida ad alte prestazioni (HPLC). Dal 1974 furono introdotti i primi detector elettrochimici seguiti da numerosi articoli e pubblicazioni sulle loro prestazioni e applicazioni; furono effettuate anche prove di accoppiamento con la gas-cromatografia e la spettrometria di massa, ma le condizioni di lavoro di queste tecniche, soprattutto la pressione, rendeva incompatibili queste tecniche.

La rivelazione elettrochimica è utilizzata maggiormente per soluzioni acquose con un elettrodo solido di metallo nobile (Au, Pt, ecc.) sotto potenziale costante, denominata dc amperometry, che sfrutta appunto l’utilizzo di questi metalli nobili per perlustrare zone anodiche; numerosi composti aromatici vengono ossidati facilmente perché la risonanza elettronica stabilizza il radicale libero intermedio, abbassandone l’energia di attivazione e quindi aumentandone la cinetica. Solitamente l’elettrodo risulta inerte e funge solamente da scambiatore di elettroni con l’analita di interesse, ma nel caso di utilizzo di metalli nobili come elettrodi si ha un coinvolgimento chimico con la disponibilità degli orbitali d dell’elettrodo, che catalizzano la reazione.

Spesso, a causa della formazione di stabili intermedi di reazione coinvolgenti la superficie elettrodica, possono verificarsi indesiderati fenomeni di avvelenamento superficiale “fouling effects” degli elettrodi, portando ad inevitabili problemi di perdita di attività catalitica ed irriproducibilità temporale del sensore amperometrico e/o voltammetrico.

Per ovviare a questi problemi sono stati studiati delle procedure elettrochimiche e non, atte a rigenerare gli elettrodi di lavoro, ovvero a pulire la loro superficie. Stulik raggruppò queste tecniche di pulizia e/o rigenerazione dell’elettrodo in quattro principali categorie:

o Pulizia meccanica, solitamente il primo step, effettuata tramite una miscela di Al2O3 (allumina) e diamante smerigliando su un panno, dopo averla attivata con acqua;
o Pulizia termica, con trattamenti in fiamma, sotto radio-frequenze e sotto radiazioni laser;
o Pulizia chimica, con il trattamento con acidi forti concentrati (acido nitrico, acido cloridrico, ecc.), per rimuovere gli ossidi passivanti sulla superficie;
o Pulizia elettrochimica, con utilizzo di un range di potenziali che va dall’ossidazione alla riduzione, per rimuovere le superfici passivanti;

L’utilizzo della pulizia elettrochimica si deve per la prima volta a Hammet che usò, nel 1924, una forma pulsata per riattivare l’elettrodo di Pt durante uno studio dell’ossidazione di O2; successivamente l’utilizzo delle forme pulsate si svilupparono enormemente grazie al testo sulla pulizia elettrochimica scritto da Kalthoff e Tanaka. Successivamente D.C. Johnson, allievo di Kalthoff, nel 1970 scoprì un importante risultato per gli alcool alifatici, ovvero che la risposta dell’elettrodo era riproducibile solo se l’elettrodo era pulito da una scansione di potenziali positivi e negativi.

Dopo anni di ricerca sui metalli nobili, nel 1981 ci fu l’avvento della PAD (Pulsed Amperometric Detection), con l’utilizzo di 3 step di potenziali, che abbinata all’HPLC risultò essere un’innovazione nel campo di analisi di molecole organiche e complessi biologici. Oltre alle tecniche PAD vennero introdotte le tecniche PCD (Pulsed Coulometric Detection) con l’integrazione elettronica del segnale amperometrico e le tecniche PS-PCD (Potential Sweep- Pulsed Coulometric Detection), dove viene espanso il segnale PCD e viene introdotto un potenziale triangolare di pulizia nello step di rivelazione; questa tecnica è conosciuta anche come IPAD. Le tecniche pulsate sono conosciute in generale come PED (Pulsed Electrochemical Detection) e sono considerate le tecniche migliori per la rivelazione dei carboidrati in flusso.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Studio dell’effetto di alcuni co-catalizzatori metallici sull’elettrocatalisi dell’oro per l’analisi dei carboidrati

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Patrick Mancuso
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2014-15
  Università: Università degli Studi della Basilicata
  Facoltà: Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
  Corso: Chimica
  Relatore: Innocenzo  Casella
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 71

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

voltammetria
cromatografia
elettrocatalisi dell'oro
modificazione con metalli pesanti
analisi carboidrati
hplc-pad
modificazione elettrodo
cocatalizzatori metallici
amperometria pulsata

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi