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Il fenomeno dell'immigrazione irregolare e la salvaguardia della vita umana a mare

La situazione attuale dell'immigrazione in Italia e in Europa

Il dato principale che si esamina per calcolare quanti sono gli immigrati in Italia e in Europa è quello della popolazione straniera residente, che include tutti quelli che risiedono in un Paese ma hanno cittadinanza di un altro.
Al 1°gennaio 2015 gli stranieri residenti in Italia sono 5.014.437, pari all’ 8,2 % della popolazione, dei quali 1.491.865 sono stranieri di altri paesi dell’Unione europea e i restanti 3.521.825 pari a 5.8% della popolazione54.

Le otto comunità straniere maggiormente presenti nel nostro paese sono:

Comunità immigrate in Italia

Romania -> 993.000
Marocco -> 525.000
Albania -> 503.000
Cina -> 321.000
Ucraina -> 234.000
Filippine -> 166.000
Polonia -> 89.000
Bulgaria -> 48.000

Come si nota dalla tabella sopra riportata che tra le prime otto collettività immigrate in Italia, la prima viene da un Paese Comunitario, La Romania, e solo tre appartengono a paesi extra-europei (Marocco, Cina e Filippine).
Contrariamente all’immagine maschilizzata che viene data dell’immigrato e dello straniero, le donne costituiscono il 52,7% degli stranieri residenti in Italia.

Il tasso di crescita tuttavia è rallentato negli ultimi anni, e tra il 1 gennaio 2014 e il 1 gennaio 2015 è aumentato di 0,1%.
L’incidenza della popolazione straniera sulla popolazione italiana totale è un dato in continua crescita: nel 1990 gli stranieri erano lo 0,8% della popolazione, nel 2000 il 2,5% e solo nel 2006 hanno superato il 5%.
L’aumento rispetto all’anno precedente è quindi di circa 40.000 unità, cioè un +0,8%.
Un incremento dovuto interamente alle nascite di bambini stranieri sul territorio italiano (circa 63.000 nel 2015), mentre i nuovi immigrati sono circa 200.000, cui vanno tolti circa 81.000 stranieri che hanno lasciato l’Italia, e 136.000 soggetti che hanno ottenuto la cittadinanza italiana, e che dunque non rientrano più nel conteggio degli stranieri in Italia.
La situazione della popolazione straniera residente nei principali paesi europei al 1° gennaio 2015 è la seguente:

Come per l’Italia, anche i dati includono tutti gli stranieri, comunitari e non.

Austria -> 1.131.164 -> 13,2%
Irlanda -> 550.555 -> 11,9%
Belgio -> 1.300.493 -> 11.6%
Spagna -> 4.454.354 -> 9.6%
Germania -> 7.539.774 -> 9.3%
Inghilterra -> 5.422.094 -> 8,4%
Italia -> 5.014.437 8-> 8.2%
Grecia -> 821.969 -> 7,6%
Svezia -> 731.215 -> 7,6%
Danimarca -> 422.492 -> 7,5%

Gli stati che prevedono il cosiddetto “ius soli” tendono ad avere numeri minori rispetto a chi ha leggi sulla cittadinanza più severe.
Per questo motivo, ad esempio che la Francia ha un’incidenza della popolazione straniera più bassa dell’Italia (6,6%), dato che molti figli di immigrati hanno la cittadinanza francese e dunque non finiscono nelle statistiche sopra riportate.
Oltre ai paesi presenti in tabella, ce ne sono altri che hanno percentuali altissime di stranieri residenti, Lussemburgo (45,9%) e Cipro (17,1%) e, fuori dall’unione Europea, la Svizzera (24,2%), dovute tuttavia anche alla presenza di residenze fittizie, dove è difficile scorporare gli immigrati realmente residenti.

Rispetto al 1° gennaio 2014 si registra un calo significativo di stranieri residenti in Spagna (-4,8%) e Grecia (-3,9%).
Il dato negativo della Grecia è dato dal fatto che i migranti che arrivano sono solo di transito.

L’aumento più significativo di stranieri residenti si registra in Romania (+20,9%), Bulgaria (+20,6%), Croazia (+15,7%), Malta (+10%), Germania (+7,5%), Regno Unito (+7,4%), Austria (+7%) e Italia (+1,9%).
In conclusione il principale risultato di questa ricerca è che la presenza straniera in Italia è superiore alla media europea, ma in linea, o inferiore, agli altri paesi con cui di solito ci si paragona.
L’Italia e l’Europa sono dunque lontane da uno scenario di invasione.

Certo i mutamenti nella composizione sociale ed etnica ci sono, e sono davvero veloci.
In vent’anni la presenza di persone straniere sul suolo europeo è aumentata di cinque o dieci volte.
Si tratta di un dato che inevitabilmente ha delle conseguenze, ma che sarà bene cominciare a valutare nella sua portata reale.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Il fenomeno dell'immigrazione irregolare e la salvaguardia della vita umana a mare

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Informazioni tesi

  Autore: Gaetano Quero
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2016-17
  Università: Università degli Studi Niccolò Cusano - Telematica Roma
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Scienze politiche e delle relazioni internazionali
  Relatore: Alfonso Giordano
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 94

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Parole chiave

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vita
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