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Il Bilancio Sociale, etica e responsabilità d'Impresa. Il Caso ARCA

Copenhagen Charter

La Copenhagen Charter, presentato al “Building Stakeholder Relations – the third international conference on social and ethical accounting, auditing and reporting” nel 1999, è un modello per la gestione della rendicontazione sociale. Il suo scopo è quello di delineare gli aspetti e i principi più importanti per la gestione dei processi di rendicontazione del valore economico e sociale creato all’interno e all’esterno dell’azienda, rispetto ai suoi stakeholder.

Il documento è strutturato in tre parti. Nella prima vengono illustrati gli effetti di un corretto, strutturato e sistematico impianto di reporting nei confronti degli stakeholder. Nella seconda parte sono delineati i principi di rendicontazione e sono descritte le fasi necessarie a rendere il processo di reporting valido e efficace. Nella terza parte sono contenuti gli elementi imprescindibili che garantiscono credibilità ai documenti, in termini di principi, di rilevanza e verificabilità delle informazioni.
Le indicazioni del documento possono essere riassunte descrivendo i momenti che si ritengono essenziali per attuare un corretto processo di rendicontazione e le fasi in cui detti momenti vanno a verificarsi.
Il susseguirsi dei tre momenti illustrati assicura la correttezza del processo di rendicontazione che va a svilupparsi in otto fasi cicliche.

Il processo articolato in fasi permette di ottenere due risultati in maniera simultanea. Innanzitutto assicura che la rendicontazione sociale sia pienamente integrata nell’organizzazione e, inoltre, verifica che i valori e le attese degli stakeholder siano rispecchiati nella percezione che l’impresa ha di sé stessa, della sua missione e dei suoi valori.
Per poter avviare il processo è necessario che l’alta direzione aziendale voglia instaurare un rapporto di medio e lungo termine di tipo bidirezionale con i propri stakeholder. Diviene, quindi, indispensabile valutare se si è pronti a esternare, con i propri stakeholder, tutte le questioni aziendali, anche quelle di tipo negativo che potrebbero verificarsi. Occorre, inoltre, definire con estrema chiarezza obiettivi, finalità ed allocazione delle risorse. L’attivazione di un processo di rendicontazione va dunque a generare numerose questioni ed è per questo che decisioni di questo tipo vanno presa dal grazino più alto della gerarchia aziendale cercando di sviluppare, in seguito, un progetto che sia il più possibile condiviso tra i diversi livelli dell’organizzazione.

Di seguito, occorre individuare i principali portatori di interesse andando a selezionare, tra essi, coloro che manifestano un elevato grado di influenza nei confronti dell’azienda. Fatto ciò, è necessario costruire dei canali di dialogo permanenti creando una rete che non si limiti alla rendicontazione periodica di fine esercizio. Posso essere utilizzati strumenti di diversa natura (siti internet, uffici aperti al pubblico, riviste, notiziari periodici, ecc.) in relazione al tipo di azienda e, soprattutto, al tipo di interlocutori che si intende raggiungere.

Per quanto attiene l’individuazione degli indicatori, è possibile definirli come delle informazioni sintetiche riguardanti la responsabilità sociale, che si riferiscono alle performance realizzate sia in termini economici che in termini di ricaduta sociale.
È necessario, quindi, individuare i sistemi di contabilizzazione e determinare gli indicatori chiave che devono essere adattati per essere comunicati agli stakeholder.
In generale, gli indicatori utilizzati, si caratterizzano per essere espressi attraverso dati numerici che rischiano di non comunicare in maniera chiara l’informazione che ne deriva. Per questo motivo, è sempre necessario accompagnare il dato sintetico con un’analisi qualitativa.

Gli indicatori di performance – Key Performance Indicators (KPI) – devono possedere alcuni requisiti chiave:

- significatività, poiché gli indicatori devono essere rappresentativi per l’impresa e i portatori di interesse;
- definizione, poiché devono contenere dati analitici che consentono di effettuare un confronto nel tempo;
- misurabilità, in quanto occorrono sistemi idonei alla rilevazione.

Tramite i Key Performance Indicators può essere monitorata la coerenza delle azioni intraprese e delle performance realizzate con i valori dichiarati. Il controllo costante che viene attuato consente la continuità della rendicontazione sociale, evitando che sia elaborata una documentazione incoerente ed isolata.
L’altra fase riguarda, per l’appunto, la verifica della coerenza con lo scopo di apportare miglioramenti in un’ottica di evoluzione della rendicontazione. L’obiettivo è sempre quello di fornire, ai portatori di interesse aziendali, le informazioni necessarie a cogliere opportunità e a difendersi dalle minacce incrementando il dialogo.

Una volta effettuate queste operazioni, si passa alla fase di predisposizione, verifica e pubblicazione della rendicontazione. La predisposizione può essere effettuata avvalendosi dell’assistenza di società di consulenza e revisione. La fase di verifica risulta essenziale in modo particolare quando questo processo viene realizzato tra le mura aziendali. La pubblicazione non deve, infine essere intesa come la produzione del testo. Questa fase riveste un’importanza fondamentale in quanto è un’occasione per incrementare i rapporti con gli stakeholder e quindi deve essere considerata come in momento principale della vita dell’imprese.

L’ultima fase è quella di consultazione dei destinatari con l’ottenimento del feedback. La consultazione degli stakeholder è importante per ricevere informazioni riguardanti:

- le performance realizzate;
- la comprensibilità delle informazioni prodotte e loro strumenti di sintesi (KPI);
- il modo e i canali con cui si è scelto di comunicare;
- la qualità del rapporto che è stato tenuto durante l’anno;
- i momenti e i luoghi di contatto;
- la rispondenza tra la missione ed i valori, da un lato, e i fatti conseguiti dall’altro.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Il Bilancio Sociale, etica e responsabilità d'Impresa. Il Caso ARCA

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Informazioni tesi

  Autore: Pietro Quaranta
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2017-18
  Università: Università degli Studi di Bari
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia aziendale
  Relatore: Giuseppe Veronico
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 79

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