Psiconeuroimmunologia in oncologia pediatrica

La psiconeuroimmunologia in ambito pediatrico non conta a suo favore un ampio numero di studi. Se ne possono annoverare alcuni rivolti a valutare i cambiamenti immunitari in soggetti d'età pediatrica durante stress prolungati (Coe, 1999, pp.322-323).
Per esempio, la qualità del funzionamento familiare è risultata associata con l'incidenza in bambini di infezioni da streptococco (Meyer, Haggerty, 1980), e con la durata e gravità di infezioni virali delle vie respiratorie (Boyce et al., 1977). Allo stesso modo, difficoltà familiari sono risultate associate a una più precoce età d'insorgenza dell'asma in bambini geneticamente predisposti (Mrazek et al., 1991). Bambini allevati in orfanotrofio presentano un profilo immunitario alterato, con minori capacità immuno-difensive (Coe et al., 1997). Anche l'inserimento nel mondo scolastico, rappresentando una fonte di stress, può avere un impatto negativo sull'assetto immunitario dei piccoli: in uno studio, il corredo linfocitario dei partecipanti è risultato modificato durante la prima settimana di inserimento all'asilo, con alterazioni a carico dei linfociti T e B. Successivamente, i bambini che avevano mostrato maggiori difficoltà di adattamento e più evidenti cambiamenti del profilo immunitario, riportarono più frequenti episodi di infezione alle vie respiratorie, a seguito dell'occorrenza di un terremoto, 6 settimane dopo l'inserimento scolastico (Boyce et al., 1993). Gravi eventi di vita stressanti sono risultati frequenti nei 1-2 anni precedenti l'insorgenza di malattie, inclusi casi di leucemia (Greene, Miller, 1958; Jacobs, Charles, 1980).
Se le ricerche di stampo psiconeuroimmunologico non sono numerose in ambito pediatrico, lo sono ancora meno in oncologia pediatrica. In questo paragrafo, dopo un'introduzione storica sugli sviluppi dell'oncologia pediatrica, che si focalizzerà prevalentemente sull'oncoematologia, e una sezione descrittiva delle tematiche ricorrenti in psicooncologia dell'età evolutiva, valuteremo le difficoltà che una visione psiconeuroimmunologica incontra in oncologia pediatrica.