Skip to content

What’s in a frame? Goal framing, trust and reciprocity

Letteratura

Essendo la ricerca “What's in a frame? Goal framing, trust and reciprocity” (Chaudhuri, Yaxiong Li e Paichayontvijit, 2016) molto recente, non ha prodotto o non sono ancora disponibili risultati di nuovi studi ed è stato dunque inevitabile andare ad analizzare e studiare la letteratura degli anni passati.

L'oggetto della ricerca, fiducia, reciprocità e framing effect aveva attirato già da tempo l'attenzione e sono dunque disponibili molti dati. Il punto di partenza è cercare di capire se la fiducia è considerabile un rischio; in molte ricerche la decisione di un individuo relativa al fidarsi o meno di un'altra persona è considerata simile ad una scommessa rischiosa basata sulla fiducia di una controparte anonima in una situazione in cui entrambi possono guadagnare da uno scambio reciproco. Questa impostazione astratta cattura importanti elementi di scambio tra due persone anonime, laddove esistono potenziali vantaggi derivanti da uno scambio collaborativo, ma in cui sono incompleti i termini del contratto che, appunto, lasciano una libera scelta ai partecipanti riguardo alla linea di comportamento da seguire. Se prendiamo in considerazione le determinanti di fiducia, i principali fattori di informazione sono del soggetto A circa B (e la sua fiducia), l'esperienza di A con la fiducia, in altri suoi vissuti e la sua volontà e predisposizione nei confronti del rischio (Ben-Ner e Putterman, 2001).

Se, quindi, il modo di porsi nei confronti del rischio determina la fiducia, i soggetti non dovrebbero modificare la loro strategia quando partecipano a più giochi di fiducia; tuttavia, vi sono prove che contraddicono questa tesi, secondo le quali la scelta delle strategie da parte dei due soggetti dipendono da una varietà di informazioni disponibili quando si effettuano decisioni multiple (Eckel e Wilson, 2003; Anderhub, Engelmann e Guth, 2002). In questa ricerca per misurare il livello di suscettibilità al rischio è stata utilizzata la Sensation Seeking Scale (SSS-V; Zuckerman, 1994). In tutti questi studi, le decisioni di fiducia o di reciprocità sono svolti da individui presi singolarmente e influenzano solo il giocatore che prende la decisione e la propria controparte. In pratica, però, spesso gli individui sono responsabili delle decisioni per conto di un gruppo o di un'organizzazione. Ad esempio, un manager può avere bisogno di decidere per conto della propria azienda se entrare in un'alleanza strategica con un concorrente.

In situazioni come questa, il gestore agisce e viene percepito come rappresentante della sua organizzazione. Ciò solleva una domanda interessante e importante: le persone che possono esibire un comportamento fiducioso / reciproco nelle loro capacità individuali mostrano lo stesso grado di fiducia / reciprocità quando sono responsabili di un gruppo o di una decisione organizzativa? Uno studio di Kahneman, Knetsch e Thaler (1986) indica che le persone giudicano determinate azioni da parte delle imprese come azioni ingiuste, ma allo stesso tempo la decisione presa dal rappresentante di queste aziende viene considerato in modo positivo. Se le persone hanno norme diverse per gli individui che agiscono per conto proprio e per gli individui che agiscono per conto di imprese o organizzazioni, possono anche mostrare comportamenti diversi in questi due diversi contesti.

Una linea di ricerca correlata alla psicologia sociale ha fornito prove convincenti riguardo al fatto che il comportamento tra gruppi è qualitativamente diverso da quello tra gli individui e che essi sono inclini a comportarsi diversamente in situazioni intergroup. Ad esempio, Insko e colleghi (1987), utilizzando il dilemma del prigioniero e altri simili giochi strategici diadici, hanno confrontato le decisioni individuali e di gruppo. I loro studi hanno dimostrato che le relazioni intergroup di questo tipo erano significativamente più competitive e meno cooperative rispetto alle relazioni tra individui presi singolarmente. Questa constatazione è stata definita “interindividual-intergroup discontinuity effect”. [...]

Questo brano è tratto dalla tesi:

What’s in a frame? Goal framing, trust and reciprocity

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Daniel Cimarosa
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2016-17
  Università: Università degli Studi di Pavia
  Facoltà: Psicologia
  Corso: Scienze e tecniche psicologiche
  Relatore: Piergiorgio Argentero
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 28

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

trust
framing effect
reciprocity

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi