Skip to content

La Geopolitica Russa del Mare

La Russia e la geopolitica dei mari caldi

Il primo in ordine di grandezza tra i porti Russi è sicuramente quello di San Pietroburgo. Capace di ospitare circa 300 navi, sorge sul delta del fiume Neva a pari distanza da Helsinki e Tallin. Si affaccia pertanto sul Mar Baltico ed è sede dell’omonima flotta Russa attiva dal 1703 su volere di Pietro il Grande.

La posizione infelice pone San Pietroburgo alla base di un’enorme sacca, quale quella del Mar Baltico, condizionando pertanto lo sviluppo della marina russa che ha sede proprio nel Palazzo dell’Ammiragliato a San Pietroburgo.
Le temperature rigide fanno si che durante il periodo invernale il porto sia sottoposto a continue operazioni di manutenzione svolte dai rompighiaccio russi per permetterne il funzionamento.

Da un punto di vista militare un’eventuale proiezione di potenza della marina russa verso l’Atlantico si troverebbe a fare i conti con la compresenza di attori NATO quali la Gran Bretagna, la Francia e la Germania e dovrebbe necessariamente passare attraverso una serie di stretti e isolotti.

Ciò ha fatto si che la configurazione delle forze navali presenti a San Pietroburgo sia adatta a missioni di sbarco e quindi sia strumentale alla proiezione di potenza terrestre che caratterizza la Russia.

Circa 2000 km a sud di San Pietroburgo vi sono le due città di Novorossijsk e Sebastopoli situate sul Mar Nero e con una temperatura media annua di circa 12 °C. Sedi anch’esse di importanti snodi portuali e logistici, rappresentano insieme una grande possibilità e un grande enigma per la Russia.

Se da un lato, infatti, sono accessibili tutto l’anno grazie alla temperatura relativamente mite, dall’altro la loro posizione geografica non consente alla Russia di muoversi liberamente. Almeno non quanto vorrebbe.

Ciò si deve in particolare alla presenza di alcuni Stati rivieraschi appartenenti alla NATO e anche allo stretto dei Dardanelli, saldamente in mano turca.

L’accesso agli oceani, quindi, passa attraverso il Mediterraneo e Suez o Gibilterra, in una vera e propria matrioska di colli di bottiglia.

La strada più rapida verso i grandi traffici commerciali dell’Oceano Indiano passa per Suez e pertanto i rapporti con la Turchia e con l’Egitto sono un obiettivo primario della politica estera del Cremlino.

Recentemente i rapporti tra Mosca e Ankara si sono intensificati, soprattutto dopo il fallito golpe in Turchia che ha avuto, tra l’altro, l’effetto di riparare un rapporto che aveva subito una battuta d’arresto importante dopo l’incidente del jet russo colpito il 24 novembre 2015 da un F-16 turco.
Una collaborazione energetica prima che militare.

Lo dimostra, oltre alla vendita dei nuovi sistemi antimissile S-400, l’incontro del 3 aprile.
Nel faccia a faccia tra i due Presidenti, durato circa due ore, è stato annunciato l’avvio della costruzione della centrale nucleare di Akkuyu, appaltata alla russa Rosatom e che sarà in condizioni di operare a partire dal 2023.

Akkuyu, nella parte sud della Turchia, è situata ad appena 400 km in linea d’aria dalla base navale di Tartus, in Siria.
Si tratta di una base di supporto logistico e si occupa principalmente della manutenzione delle navi di medie dimensioni della marina russa operanti nel Mediterraneo, senza che queste debbano necessariamente entrare nel Mar Nero alla volta di Sebastopoli o Novorossijsk. È tuttavia un appoggio essenziale per la Russia da oltre quaranta anni e per ovvie ragioni l’accordo del dicembre 2017 tra Putin e Bashar al-Asad è stato un ulteriore passo importante compiuto dal Cremlino in materia di politica estera.

L’accordo ha sancito la proroga della gestione del porto per altri 49 anni, la territorialità russa sulla zona portuale e la possibilità di costruire ulteriori strutture su un totale di ben 24 ettari. Non senza cognizione di causa, infatti, il Segretario di Stato Nikolay Pankov ha prospettato che in un futuro prossimo la base riuscirà ad ospitare undici navi.

Sarà così risolto anche l’annoso problema della manutenzione delle unità più grandi in forza alla marina russa, che viceversa in questo momento sono costrette a raggiungere le basi del Mar Nero. [...]

Questo brano è tratto dalla tesi:

La Geopolitica Russa del Mare

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Giovanni Zito
  Tipo: Tesi di Master
Master in Master in Funzioni Internazionali e Cooperazione allo Sviluppo
Anno: 2018
Docente/Relatore: Adolfo Pepe
Istituito da: SIOI Società Italiana dell'Organizzazione Internazionale
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 24

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi