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L'influenza dei mass media sulla comunicazione politica dei partiti

La selezione delle élite politiche

‹‹Lancio di candidature, formazione di alleanze, polemiche, proposte e rotture non solo sono raccontate ma sempre più spesso avvengono nei salotti della televisione, a scapito, almeno in qualche misura, delle tradizionali istituzioni politiche››.(...)
Un’ulteriore conseguenza della mediatizzazione della vita politica è, infatti, il trasferimento dei meccanismi di reclutamento del ceto politico dai partiti ad agenti esterni al sistema partitico, che adottano criteri diversi da quelli tradizionali.
‹‹In un sistema politico sempre più dipendente dalla televisione, il ruolo dello strumento nel processo di selezione e legittimazione dei candidati e degli uomini politici è diventato centrale. La partecipazione ai salotti ed alle arene televisive, la presenza agli spettacoli ed ai dibattiti del piccolo schermo, sono oggi infatti un requisito equivalente alla dura militanza o alla lunga carriera di funzionario un tempo richiesti per poter accedere alle liste elettorali››. (...)
Questa selezione avviene secondo la logica dei media, di conseguenza vengono preferiti i personaggi telegenici, abili nella dialettica, capaci di catturare l’attenzione del pubblico. ‹‹Tanto più un (futuro) politico ha un profilo mediatico, tanto maggiori sono le sue chances di emergere come candidato o come leader al posto di altri individui che magari possiedono molte altre doti ma hanno scarsa dimestichezza con le leggi della politica-spettacolo›› . (...)
Ancor più che negli altri casi, nel trattare questo effetto della mediatizzazione sono doverose delle distinzioni tra i vari contesti nazionali. È facile comprendere come il grado di influenza dei media dipenda dalla forza del sistema partitico e dal tipo di interazione tra questo e il sistema dei media in un certo paese. Anche in questo caso il contesto statunitense rappresenta un caso difficilmente estendibile agli altri contesti. Lo strumento delle primarie per la selezione dei candidati, infatti, spostando la scelta dal partito all’elettore, incrementa di molto la possibilità dei mass media di influenzarla. Si tratta del cosiddetto winnowing effect, effetto setaccio. Seguendo la propria logica, i media assicurano un’intensa copertura informativa ai candidati che considerano più media-genici, creando dal nulla dei personaggi, a discapito di altri che rimangono fuori dal fascio di luce dei riflettori. Queste modalità di copertura informativa ‹‹configurano, dunque, una maggiore centralità degli apparati e delle logiche dei media nel processo di competizione politica e nella strutturazione delle campagne, nonché una particolare rappresentazione della politica che influisce sugli orientamenti e le scelte dei cittadini›› . Basti pensare al caso della candidatura di Barack Obama alle elezioni presidenziali del 2008, la cui sovraesposizione mediatica, dovuta alle sue indubbie capacità comunicative, lo ha aiutato nello sbaragliare la concorrenza, a discapito di seppur forti avversari, come Hillary Clinton. ‹‹L’effetto è appunto quello di privilegiare certi candidati invece di altri, contribuendo a “setacciarli”, cioè a selezionarli come candidati con qualche chance, in ciò sostituendosi a ciò che rimane delle vecchie macchine di partito e agli stessi “comitati elettorali” dei candidati›› .
La vicenda di Ross Perot, ma non si tratta di un caso isolato, dimostra come, almeno negli Stati Uniti, sia possibile bypassare il sistema partitico, costruendo carriere mediatiche.
‹‹L’accesso ai media più che una risorsa si è rivelato essere elemento consustanziale all’intrapresa politica. Esso ha innanzitutto permesso di bruciare le tappe dell’ascesa politica, cortocircuitando con i tempi lunghi delle carriere partitiche e tecnocratiche. […] L’estraneità rispetto ai canali tradizionali di reclutamento e di socializzazione politica diviene un punto di forza delle strategie di comunicazione. La valorizzazione, dunque, della propria identità e delle proprie competenze professionali, che rimarca la distanza rispetto ai luoghi tradizionali d’esercizio del potere, viene intesa come risorsa in grado di rinnovare profondamente l’agire politico e come fattore credibile per sottoscrivere un nuovo patto con il popolo›› . (...)
Molto minore è l’influenza dei mass media sulla selezione delle élite per quanto riguarda l’Europa, dove il sistema dei partiti è molto più solido e strutturato. Particolarmente forte è stato questo sistema in Italia fino agli inizi degli anni ’90, quando l’introduzione del maggioritario e un maggiore protagonismo delle reti televisive hanno permesso, anche se in misura minore, una qualche forma di influenza dei media nella selezione dei candidati. ‹‹Durante la campagna elettorale del 1994 molti candidati del partito di Berlusconi furono selezionati sulla base delle loro capacità comunicative e mediatiche, e alcuni furono allenati ad andare in televisione e a trattare con i media›› . L’introduzione delle liste bloccate, cioè l’assenza del voto di preferenza, con la legge 270/2005, sembrerebbe condurre in direzione di una totale autonomia dei partiti nella selezione delle élite. Tuttavia, secondo Pira e Gaudiano, ‹‹interagendo i tre sistemi, politico, elettorale e mediatico, grazie soprattutto a quest’ultimo, quanto meno per la selezione del personale politico relativo al leader della coalizione e ai candidati primi nelle liste presentate – anche per la loro funzione trainante sull’intera lista di appartenenza – l’asse del processo di decisione del voto rimane comunque fortemente influenzato dalla persona e dall’immagine – intesa in senso letterale – individuale di alcuni tra i principali protagonisti della vita politica, finendo per rappresentare così uno dei fattori di successo elettorale e, più in generale, politico›› . (...)

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L'influenza dei mass media sulla comunicazione politica dei partiti

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Informazioni tesi

  Autore: Alessandro Bachis
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2007-08
  Università: Università degli Studi di Messina
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Scienze Politiche
  Relatore: Antonino Anastasi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 115

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