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Delirium Post Operatorio nella Persona Anziana: Indagine conoscitiva presso il presidio ospedaliero Fatebenefratelli. Sperimentazione di una pianificazione assistenziale standard come strategia preventiva

L’anziano e la chirurgia

Le procedure chirurgiche sono un aspetto importante di ogni scenario clinico. Ogni anno nel mondo si svolgono oltre 234.000.000 di interventi chirurgici (Weiser et al., 2008) e, grazie anche alle conquiste tecnologiche e anestesiologiche degli ultimi 50 anni, la terapia chirurgica ha trovato sempre maggiore spazio anche in quelle popolazioni e per quelle patologie che precedentemente erano considerate oltre il limite terapeutico.

La valutazione preliminare del rischio perioperatorio (e non esclusivamente intra-operatorio) è uno strumento fondamentale per la misura del rischio, per la valutazione del bilancio costi/benefici, e per lo studio dell’andamento terapeutico.
Studi epidemiologici mostrano che le persone anziane ricorrono alla chirurgia con una frequenza che è 4 volte maggiore del resto della popolazione (Poldermans et al., 2010): i progressi della medicina e dell’assistenza permettono alle persone di vivere fino a sempre più tarda età e di mantenere più a lungo buone condizioni di salute, pertanto la necessità di trattamento chirurgico per le persone anziane è destinata a diventare sempre più comune (Lee, Buth, Martin, Yip, & Hirsch, 2010).

L’ aumento del rischio perioperatorio è strettamente correlato alle procedure d’ urgenza/emergenza, così come alla presenza di importanti comorbilità cardiache, polmonari o renali, piuttosto che all’ età (Poldermans et al., 2010). Sündermann e colleghi in uno studio effettuato in Germania su pazienti cardiochirurgici dimostrano che la sola età non ha influenza sul tasso di complicanze postoperatorie. (Sündermann et al., 2011)
Il tasso di complicanze perioperatorie ha una stretta correlazione con le condizioni del paziente prima dell’atto operatorio, con la presenza di comorbilità e con l’importanza e la durata della procedura chirurgica (Poldermans et al., 2010) e gli esiti sfavorevoli rimangono comuni nei pazienti anziani rispetto alle loro controparti più giovani (Partridge, Harari, & Dhesi, 2012).

Più aumenta l’età e più la valutazione del rischio e la previsione dell’outcome diventano importanti per effettuare un corretto bilancio costi/benefici (costi soprattutto biologici), in quanto l’anziano vede grandemente ridotte le sue capacità di recupero dopo il trauma chirurgico.
È ben assodato che la valutazione preliminare del tasso di Fragilità permette di prevedere, con accuratezza e affidabilità che dipendono dalla scala utilizzata, gli esiti chirurgici quali il tasso di complicanze, la durata del ricovero, la necessità di trasferimento in riabilitazione o in lungodegenza, la necessità di supporto infermieristico domiciliare e la morte (Dasgupta e al, 2009).

L’ analisi del rischio di compromissione della salute di un paziente anziano non può fermarsi alla valutazione dell’aspetto biologico e fisiologico, ma deve comprendere anche l’indagine di quei fattori estrinseci che fanno parte del contesto socio-culturale in cui il paziente vive. (Fillit, Rockwood, & Woodhous, 2010) Non bisogna sottovalutare il fatto che le complicanze possono riguardare anche la sfera psicologica e mentale dell’individuo over 60. La Fragilità fisica, infatti, è associata all’ aumento di insorgenza di delirio nel postoperatorio. (IPASVI, 2014)

Il delirio è un esito clinicamente molto rilevante a causa della stretta correlazione con outcomes post-chirurgici sfavorevoli compresi l’aumento delle complicanze, il prolungamento della degenza, l’aumento della necessità di trasferimento a strutture di assistenza specializzata o dimissione a domicilio con assistenza domiciliare qualificata, e all’ aumento della mortalità. Il delirio postoperatorio è prevenibile fino al 40% dei casi. (Leung, Tsai, & Sands, 2011) Identificare precocemente una Fragilità di base può innescare immediatamente l’attivazione di un programma multidisciplinare per la prevenzione del delirio postoperatorio, anziché limitarsi al suo trattamento quando ormai presente (American Geriatrics Society Expert Panel on Postoperative Delirium in Older Adults, 2015).

Informazioni tesi

  Autore: Veronica Belsito
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2015-16
  Università: Università degli Studi di Milano
  Facoltà: Scienze Infermieristiche
  Corso: Infermieristica
  Relatore: Francesco Fanari
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 113

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Parole chiave

indagine conoscitiva
paziente chirurgico
delirium
paziente fragile
persona anziana
post operatorio
strategia preventiva

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