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Gli standard a tutela della Cybersecurity e l'Organizzazione Mondiale del Commercio

L’interpretazione secondo l’articolo 32 della Convenzione di Vienna sul diritto dei trattati

In assenza di maggiore chiarezza da parte dei principali strumenti di interpretazione dei trattati, per determinare il significato dell’articolo XXI del GATT, potrebbe essere utile ricorrere ai mezzi supplementari di interpretazione previsti dall’articolo 32 della Convenzione di Vienna sul diritto dei Trattati.
L’articolo 32 VCLT permette il ricorso ad altri strumenti esegetici quando si voglia trovare conferma ulteriore del risultato al quale si è giunti sulla base della regola enunciata all’articolo 31 o quando l’utilizzazione di questa non abbia eliminato i dubbi sul significato del testo che è rimasto ambiguo o oscuro oppure abbia condotto ad attribuirvi un significato assurdo o irragionevole. Tra i mezzi complementari l’articolo cita esplicitamente i lavori preparatori del trattato, cioè i negoziati in senso ampio, come documentati per iscritto nei resoconti di seduta, o i lavori di gruppi di esperti che li precedono, e le le circostanze della sua conclusione, ovvero le vicende storiche che hanno portato alla conclusione del trattato, compresi i motivi che hanno ispirato l’azione degli Stati.

I lavori preparatori svolti durante i negoziati del GATT sembrano confermare l'interpretazione dell’articolo XXI come clausola self-judging.
Le eccezioni di sicurezza nazionale, infatti, sono state originariamente redatte come parte dell'articolo XX, ma sono state successivamente trasferite in una disposizione separata: i redattori del GATT hanno voluto separare queste due disposizioni proprio per indicare che la valutazione della necessità delle misure adottate a norma dell'articolo XX debba seguire uno standard oggettivo, mentre la valutazione della necessità delle misure adottate ai sensi dell'articolo XXI debba essere lasciato alla determinazione soggettiva del membro invocante.
La storia negoziale, inoltre, conferma il fatto che l'articolo XXI fosse politicamente motivato dal desiderio di avere una disposizione formulata in modo ambiguo e che lasciasse ampio spazio all'interpretazione individuale. Dopotutto, lasciare che le eccezioni di sicurezza nazionale restino vaghe potrebbe avere senso quando i membri dell’Organizzazione Mondiale del Commercio non sanno in che posizione si troveranno in una controversia futura.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Gli standard a tutela della Cybersecurity e l'Organizzazione Mondiale del Commercio

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Informazioni tesi

  Autore: Veronica Boccia
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2018-19
  Università: Università degli Studi di Torino
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Giurisprudenza
  Relatore: Alberto Oddenino
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 106

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