Skip to content

Locazione e servizi ricettivi in ambito turistico

Le strutture miste alberghiere e residenziali: il CondHotel

Negli ultimi anni, si è assistito alla nascita di una nuova forma di attività ricettiva che ha portato alla diversificazione dell’offerta turistica, oltre che ad un nuovo modo di gestire gli immobili destinati all’uso alberghiero sia dal lato imprenditoriale che da quello privato.
Tale attività ricettiva prende il nome di condhotel e trova disciplina nel nuovo regolamento emanato dal Governo ed entrato in vigore nel 2018, in cui vengono stabilite le condizioni di esercizio della suddetta attività.

Per condhotel si intende una struttura adibita ad attività alberghiera per alloggio con servizi accessori, che presenta anche le caratteristiche di un’attività residenziale, in quanto nella struttura sono presenti unità immobiliari ad uso abitativo. Viene classificata, quindi, come struttura «mista» in cui sono previsti dei limiti per quanto concerne la superficie da destinare alle due tipologie di attività.
L’art. 4 co. 1, let. b del suddetto regolamento specifica, infatti, che la superficie complessiva dell’attività destinata ad uso residenziale non può superare il quaranta per cento, e le unità immobiliari possono trovarsi anche al di fuori della struttura alberghiera, purché non siano distanti oltre duecento metri dalla sede del ricevimento, secondo quanto riportato dal medesimo articolo co. 1 let. a.

La natura del condhotel caratterizzata dalla presenza di una struttura alberghiera disposta in camere e di appartamenti ad uso residenziale, fa sì che l’attività si ponga come un albergo-residence con la possibilità di utilizzo degli spazi comuni. Occorre precisare che negli appartamenti ad uso residence è predisposta una cucina, cosi come è possibile offrire anche il vitto tra i servizi compresi all’alloggio alberghiero.
Tra l’altro, nell’immobile adibito ad alloggio alberghiero devono essere presenti almeno sette camere e la gestione della struttura complessiva deve essere unitaria e integrata.
La nuova normativa nazionale sul condhotel si pone l’obiettivo di dare anche un input a livello edilizio, attraverso la riqualificazione degli immobili per il cambio di destinazione. Non mancano, inoltre, i benefici per l’albergatore che potrebbe decidere di ridurre una porzione dell’albergo per la costruzione degli appartamenti residenziali, e poter godere di «iter urbanistici semplificati, possibilità di vendere la proprietà degli appartamenti ai privati, così da recuperare risorse, e ingresso nel segmento degli affitti brevi, la cui concorrenza è ormai asfissiante».

Il regolamento nazionale lascia comunque spazio alle Regioni che potranno, quindi, scavare più a fondo e derogare alcuni vincoli imposti dal regolamento nazionale. Ad esempio, attualmente viene specificata la possibilità di spostare la destinazione di una porzione di immobile da uso alberghiero a residenziale, ma non viceversa. Appare, dunque,
esclusa l’ipotesi che un soggetto titolare di un residence possa cambiare la propria struttura complessiva in condhotel attraverso la costruzione di un albergo nelle immediate vicinanze. Ma le Regioni potrebbero, ad esempio, specificare quali e quanti servizi accessori sarebbero inclusi, senza dimenticare che il servizio di ricevimento e portineria deve essere unico per entrambe le strutture.
Una delle peculiarità del condhotel è la possibilità di trasferire gli immobili ad uso residenziale ai privati, mantenendo la gestione degli stessi all’albergatore con al tempo stesso la facoltà di poter locare gli immobili nei periodi di inutilizzo del privato. Nel contratto, occorre precisare le modalità di distribuzione dei ricavi e di attribuzione dei costi, così come la ripartizione delle imposte, come previsto dall’art. 6 del suddetto regolamento.
L’art. 11 dello stesso regolamento, inoltre, lascia spazio alle Regioni per quanto concerne la rimozione del vincolo di destinazione alberghiera, precisando che sono concesse modalità semplificate di varianti urbanistiche per la rimozione del vincolo in caso di interventi edilizi, purché venga rispettato il limite della superficie del quaranta per cento.

Come si è detto, la normativa nazionale sui condhotel ha anche lo scopo di favorire interventi di riqualificazione degli esercizi alberghieri, e a tal proposito anche i condhotel possono usufruire del c.d. «tax credit» nella misura del sessantacinque per cento su una spesa massima di duecentomila euro, previsti per «interventi di ristrutturazione edilizia, abbattimento delle barriere architettoniche, aumento dell’efficienza energetica e acquisto di arredi e mobili da destinare esclusivamente agli immobili oggetto del bonus».

Occorre precisare che, a seguito dell’intervento di riqualificazione, la nuova struttura destinata a condhotel dovrà avere una classificazione minima di tre stelle, o comunque di almeno una stella superiore alla classificazione precedente all’intervento di riqualificazione, a meno che non si tratti di strutture aventi già una classificazione di quattro stelle o superiore, secondo quanto viene stabilito dall’art. 3 co. 1 let. e.
Un’altra precisazione importante riguarda l’art. 5 co. 2 che stabilisce il termine minimo di erogazione dei servizi previsti per le unità abitative ad uso residenziale ad un numero di anni non inferiore a dieci dall’avvio dell’esercizio del condhotel.
Per concludere, ad oggi, il condhotel può essere visto come un ottimo strumento di business per gli albergatori che, trasferendo la proprietà delle unità immobiliari ad uso residenziale ai privati, hanno la possibilità di alleviare i costi complessivi dell’intera struttura e successivamente ottenere una rendita passiva con la locazione breve verso terzi tramite la gestione degli immobili stessi.
Bisogna aggiungere, altresì, che si tratta anche di una buona forma di investimento per il privato che riesce a procurarsi degli introiti interessanti semplicemente lucrando sulla proprietà degli immobili senza preoccuparsi della gestione che rimane a carico dell’albergatore.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Locazione e servizi ricettivi in ambito turistico

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Maurizio Chiara
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2018-19
  Università: Università degli Studi di Palermo
  Facoltà: Economia
  Corso: Scienze del turismo
  Relatore: Fabrizio Piraino
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 40

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

locazione
bed and breakfast
casa vacanza
property manager
affittacamere
sharing economy
locazione turistica
sublocazione
home restaurant
condhotel

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi