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Impatto della normativa commerciale sulla rete distributiva comunale: il caso di Lonigo

Il rispetto degli obiettivi normativi del Comune di Lonigo

Tutte queste analisi delle variazioni della struttura distributiva del comune di Lonigo sono interessanti e utili per capire quanto siano stati rispettati gli obbiettivi dell’intervento normativo comunale. Infatti il Comune, emanando nel 1975,1982 e 1989 i tre Piani di adeguamento e sviluppo commerciale, ha esplicitato obiettivi e auspici riguardo le prospettive di sviluppo della rete di vendita.
In particolare i primi due Piani (1975 e 1982) vedono elencate diverse priorità, potenzialmente raggiungibili negli anni di validità dei Piani, fino al 1989. Se ne evince infatti che il Comune avrebbe dovuto favorire il trasferimento e la nascita di punti vendita nelle zone delle frazioni oltre che stimolare la specializzazione e l’ammodernamento dei punti vendita e la costituzione di forme associative o succursalismo.

Solo alcune delle priorità del 1975 sono state raggiunte e tra queste è sicuramente da considerare la nascita di strutture con tecniche di vendita a self- service, quali i due supermercati della Zona 1. In merito alla tipologia di offerta dei prodotti è da considerarsi sicuramente raggiunto l’obbiettivo di incrementare le categorie di merci offerte e anche l’obbiettivo di incrementare la specializzazione dei punti vendita, tuttavia ci sono alcune lacune. Infatti, il Comune sperava che i negozi del settore alimentare aumentassero soprattutto nella zona delle frazioni; invece, a causa della nascita e della concorrenza dei supermercati nel centro storico, questo obbiettivo non è stato raggiunto. Inoltre, se è da ritenere un successo la parziale specializzazione degli esercizi del settore non alimentare in poche tipologie di prodotti, è da considerare negativo che essi persistano nell’essere tipologie di imprese di tipo tradizionale (esercizi aventi come forma giuridica prevalente l’impresa familiare, che offrono una ridotta ampiezza dell’assortimento.

Tali imprese sono caratterizzati da piccole dimensioni di superficie di vendita e da una elevata intensità di per mq di vendita).
Quindi, nonostante sia positiva la nascita di piccoli esercizi specializzati soprattutto nel centro storico, è da considerarsi scarsamente raggiunto l’obbiettivo di incrementare le forme di associazionismo e succursalismo tra le imprese commerciali. Infine, il positivo sviluppo economico sperimentato da Lonigo e da tutto il Nord-Est, ha favorito il fenomeno della nascita di nuove imprese. Ciò si nota anche nel settore della distribuzione. Questo sviluppo della rete, tuttavia, è da ritenere in parte negativo in quanto si è concentrato soprattutto nel centro storico, facendo calare l’indice di servizio dai 97 abitanti per punto vendita del 1975 ai 64 abitanti del 1989.

Nel complesso, i 14 anni di pianificazione non hanno avuto i risultati sperati dal Comune e nel 1989 si riscontrano problemi e carenze simili al 1975. Infatti, il Comune stesso nel piano del 1989 evidenzia che persistono i problemi di polverizzazione e concentrazione della rete di vendita. Pur elogiando il raggiungimento dell’obbiettivo di alta offerta merceologica della rete di vendita, il Comune afferma che il rapporto abitanti - punto vendita è da riportare il più vicino possibile ai valori del 1975.

Il Comune è inoltre in questi anni riuscito a favorire il trasferimento e la costituzione di punti vendita “land extensive” nella zona più periferica. Infatti, gli esercizi che necessitano di grandi superfici di vendita sono oggi per lo più concentrati nelle zone non residenziali e nelle zone a destinazione industriali di Lonigo sud e Lonigo nord quasi al confine con le frazioni di Madonna e Bagnolo. A questi fattori va aggiunta l’apertura della circonvallazione che ha consentito il miglioramento della viabilità ed anche della vitalità economica del centro del capoluogo. Nel 1989, il Comune si proponeva come priorità la nascita nel Centro di punti vendita del settore non alimentare, ispirate al modello di boutique, ma durante gli anni 90 nel centro storico c’è stata una sostanziale “conservazione” della rete di vendita. Non è stata possibile, quindi, la costituzione di moderne strutture di vendita che presentassero un ridotto, ma profondo assortimento. Quindi solo negli ultimi anni e grazie alla circonvallazione, si assiste ad un sostanziale rinnovamento della rete sia nel centro storico che in generale nell’intero territorio comunale.
In ogni caso questi 16 anni hanno permesso, pur se solo parzialmente, di ammodernare la forma giuridica e la gestione delle imprese che risultano sempre meno di tipo tradizionale e familiare.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Impatto della normativa commerciale sulla rete distributiva comunale: il caso di Lonigo

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Informazioni tesi

  Autore: Antonio Furfari
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2004-05
  Università: Università degli Studi di Verona
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia aziendale
  Relatore: Federico Brunetti
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 105

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