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Architettura della funzione manipolazione: elementi predittivi, strategie e stile guidano lo sviluppo e offrono le basi all'approccio terapeutico

Storia evolutiva della manipolazione

Alla nascita la mano è abitualmente in flessione, chiusa a pugno, con pollice addotto sotto le altre dita. La prensione è prevalentemente un fenomeno riflesso.
Intorno al 2° mese il pollice può essere tenuto sullo stesso piano dell’indice, se la mano è chiusa a pugno, oppure essere liberamente mobile sul palmo della mano.
Al 3° mese circa compare la prensione. Il bambino afferra gli oggetti e riesce a trattenerli in mano. Le mani si toccano a vicenda, le dita si intrecciano con movimenti ampi e simmetrici. La prensione si può definire tonica.
Al 4° mese circa la prensione avviene per contatto, è cubitopalmare, incerta, simultanea, non funzionale. Il bambino oppone il pollice, muove le singole dita, esegue la prono-supinazione della mano. Nella prensione cubito-palmare la mano è tenuta in un piano verticale, l’oggetto è posto fra pollice e mignolo flessi. Il bambino cerca di raggiungere le cose per prenderle senza che vengano messe nella sua mano.
A 6 mesi circa il bambino afferra oggetti con una sola mano e li passa da una mano all’altra. Oppone il pollice e compie movimenti isolati delle altre dita.
A 7 mesi circa la prensione si accompagna a movimenti del gomito che cominciano a coordinarsi con quelli di altri segmenti corporei. La prensione diviene palmare: l’oggetto è raccolto dalle dita piegate a gancio ed incastrato tra le ultime quattro dita ed il palmo.
A 8 mesi circa collaborano tutte le articolazioni dell’arto superiore e la pinza pollice-indice arriva sull’oggetto.
La prensione è dapprima radio-palmare ed impegna il pollice che rimane esteso per divenire a 9 mesi radio-digitale; pinza superiore tra polpastrelli del pollice e dell’indice opposti frontalmente. Il bambino riesce a passare oggetti non troppo piccoli da una mano all’altra.
Dai 9 mesi in poi è in grado di esplorare sia il funzionamento che le singole parti degli oggetti. In particolare usa l’indice per esplorare.
Intorno ai 15 mesi cambia la manipolazione; mentre prima venivano usate contemporaneamente le due mani per manipolare due oggetti diversi ora viene usata di preferenza una mano per volta ed impugnata una cosa per volta.
Fra i 2 e i 3 anni ogni dito diviene capace di funzioni isolate, ritmiche, corticali. È possibile l’afferramento tra pollice e bordo mediale dell’indice. Successivamente avverrà l’afferramento maturo tra pollice-indice-medio.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Architettura della funzione manipolazione: elementi predittivi, strategie e stile guidano lo sviluppo e offrono le basi all'approccio terapeutico

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Informazioni tesi

  Autore: Silvia Lombardi
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2004-05
  Università: Università degli Studi di Parma
  Facoltà: Medicina e Chirurgia
  Corso: Fisioterapia
  Relatore: Isabella Mora
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 135

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Parole chiave

funzione
manipolazione
sviluppo neuromotrio

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