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Dall'Eleuterio a Rocca Busambra: indirizzi strategici per la promozione dello sviluppo locale

Il programma “corine land cover” e la copertura d’uso del suolo

La rappresentazione dell’uso e della copertura del suolo è il primo passo verso la restituzione del quadro delle componenti ambientali e paesaggistiche del territorio. L’analisi ha come finalità quella di ricostruire il substrato in cui verranno inserite le azioni del progetto, quindi ad individuare dove produrre nuove localizzazioni di funzioni. La modalità di rappresentazione utilizzata è quella definita, ormai a livello europeo, dal progetto Corine Land Cover.
Il programma CORINE (COoRdination of INformation on Environment) è stato definito dalla Commissione Europea nel 1985 con lo scopo di organizzare la raccolta di informazioni sull’ambiente e le risorse naturali della Comunità. Il programma ha previsto in particolare la produzione e raccolta di inventari legati al censimenti di biotopi, di valutazione della qualità dell’aria e, in particolare, di ricostruzioni dell’uso del suolo.
Il progetto CORINE Land Cover ha creato una copertura d’uso del suolo estesa a tutta la Comunità Europea secondo una metodologia univoca per la prima volta nel 1990; l’organizzazione delle voci di uso del suolo, organizzate in livelli è diventata uno standard di riferimento assoluto.

L’operazione è stata ripetuta nel 2000, e in questo caso è stata estesa ai paesi dell’Europa Centrale e Orientale. I dati del CORINE sono di pubblico dominio. Le informazioni sono comparabili ed omogenee per tutti i paesi aderenti al progetto (attualmente 33 paesi compresi anche alcuni del Nord Africa). La fotointerpretazione da immagini satellitari (Landsat 5 e 7) ha reso il costo del progetto sostenibile.
Il sistema informativo geografico si compone di 44 classi di copertura del suolo suddivise in 3 tre livelli (5 classi per il primo livello, 15 per il secondo livello e 44 per il terzo). In Italia l’autorità nazionale per la gestione del progetto è stata identificata nell’APAT. Per la descrizione dell’uso fino al terzo livello è stata utilizzata la carta, in scala 1:100000, realizzata dall’Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente, qui riportata su cartografia in scala 1:50000; mentre per la rappresentazione delle aree boscate si è scesi fino alla definizione del quarto livello, facendo riferimento alla carta d’uso del suolo prodotta dal Quadro Conoscitivo del Piano Territoriale Provinciale di Palermo.

L’analisi evidenzia come la maggior parte del territorio venga utilizzata per coltivazioni di vario genere. In particolare, la media e bassa valle dell’Eleuterio è interessata dalle coltivazioni permanenti ( oliveti e frutteti ), con gli agrumeti che si estendono per tutta la pianura sulle sponde del fiume. Il territorio tra Marineo e Cefalà Diana è dominato dal paesaggio dei seminativi, immagine di un'eredità storica resistita all’eversione della feudalità. Nel territorio di Godrano è, invece, presente un’ampia porzione del bosco della Ficuzza, nel versante settentrionale della Rocca Busambra.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Dall'Eleuterio a Rocca Busambra: indirizzi strategici per la promozione dello sviluppo locale

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Informazioni tesi

  Autore: Andrea Romano
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2008-09
  Università: Università degli Studi di Palermo
  Facoltà: Architettura
  Corso: Urbanistica e scienze della pianificazione territoriale e ambientale
  Relatore: Nicola Giuliano Leone
Coautore: Angelo Priolo
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 144

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Parole chiave

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dall’eleuterio a rocca busambra
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sviluppo locale
valorizzazione delle risorse endogene territorio

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