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I Rapporti tra Stato e Confessioni Religiose nell'Unione Indiana

Le origini dell’estremismo hindu: RSS, VHP e la Hindu Right

Buona parte del dibattito contemporaneo sul secolarismo in India, sulle sue origini, la sua implementazione nel Subcontinente e i limiti da esso incontrati, nasce negli anni recenti come reazione, o come spiegazione, di un movimento nazionalista e fondamentalista hindu di dimensioni considerevoli. Sebbene cresciuto rapidamente, e altrettanto fulmineamente affievolitosi, ma non scomparendo, l’estremismo hindu è stato un esempio di importanza straordinaria per il dibattito politico indiano: le riflessioni che sono scaturite dalla sua analisi e dallo studio delle sue motivazioni hanno portato a fruttuose riflessioni anche sul secolarismo e sulla libertà religiosa, che mai si erano avute in India.
Il movimento, di radici ben salde nella storia dell’indipendenza indiana può dirsi nascere con L’RSS, Rashtrya Swayamsevak Sangh (letteralmente Corpo Nazionale di Volontari), fondato nel 1925 sotto la leadership di Keshav Baliram Hedgewar, che scelse, come giorno della fondazione del suo movimento, quello in cui tradizionalmente si crede che il dio Rama abbia sconfitto il suo storico nemico Ravana. Hedgewar, che era alla ricerca di una forza che potesse unificare l’emergente nazione indiana sotto l’identità hindu, pensò ad un corpo che non si considerasse un partito politico, in quanto questo avrebbe finito per rappresentare solo una parte della nazione democratica, e non avrebbe mai potuto unificare la totalità del paese. L’RSS, pertanto, si definisce come movimento sociale dedicato all’unificazione della nazione indiana in nome dell’idea della purità hindu. Tuttavia, per avere un qualche margine d’azione anche in politica, esso ha finito sia per supportare, che per controllare più o meno direttamente, l’alleato partito politico noto come BJP (Bharatiya Janata Party), seppur insistendo sulla sua distinta identità e presunta maggiore inclusività.
Sin dall’inizio, ovvero al momento della lotta per la liberazione del paese dal dominio coloniale, l’RSS si è distanziata dalla non violenza gandhiana e dalla proposta di cooperazione con i rappresentanti della popolazione musulmana in un’ottica antibritannica: l’RSS, infatti, forte degli avvenimenti che avevano caratterizzato il British Raj, considerava entrambe solo come un modo per rinforzare le tendenze, già note alla storia indiana, alla disgregazione e alla debolezza della società autoctona. Inoltre, la collaborazione con i musulmani avrebbe rappresentato un errore fatale in prospettiva della rinascita hindu che Hedgewar si proponeva di realizzare. Come egli stesso affermava: “Only Hindus would free Hindustan and they alone could save Hindu culture. Only Hindu strength could save the county”.
Hedgewar, oltre a fine pensatore, fu un grande organizzatore e, attraverso il suo esempio di dedizione e autocontrollo, e il suo stile di vita estremamente austero, riuscì ad ispirare moltissimi giovani, senza lasciare però un ampio corpo di scritti. Quello che sappiamo dell’ideologia dell’RSS, e delle motivazioni dietro essa, infatti, ci giunge dal suo successore, M. S. Gowalkar, cui spetta la paternità di due testi molto importanti nel panorama della destra indiana: We, or Our Nation Defined (1939) e Bunch of Thoughts (1966). Entrambi illustrano bene le idee che hanno ispirato l’azione dell’RSS e di altri gruppi, per composizione ed ideologia non lontani da esso, che si rifanno tutti ad un pensiero comune, inizialmente espresso, ed illustrato, nel primo lavoro di Savarkar.

Questo brano è tratto dalla tesi:

I Rapporti tra Stato e Confessioni Religiose nell'Unione Indiana

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Informazioni tesi

  Autore: Eva Alvino
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2008-09
  Università: Università degli Studi di Padova
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Relazioni internazionali
  Relatore: Vincenzo Pacillo
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 136

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Parole chiave

costituzione indiana
hindu right
presudosecularism
secolarismo

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