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Le Traité de Lisbonne et la traduction communautaire

"Eurojargon". Analyse du jargon communautaire

L’exigence d’un langage communautaire simple et proche des citoyens est essentielle pour comprendre la législation communautaire. À ce propos, l’emploi d’un jargon communautaire, nommé " eurojargon " ou " eurobabillage ", est fortement critiqué dans les textes officiels de l’UE, accusés de ne pas respecter les canons de la langue parlée dans les États membres et de créer des complications et confusion au lecteur courant.

L’ " eurojargon " est un sous-système linguistique qui, en se développant dans les années, a gagné sa raison d’être. Pendant les années, le langage de l’UE a atteint une abondante consistance lexicale, cependant il n’y a pas beaucoup d’éléments innovateurs.
La méthode de création lexicale la plus fréquente du jargon communautaire est la resémantisation ou " changement de signifié " : le signifié d’un ou plus mots, déjà existants dans une langue, est adapté au contexte du droit communautaire, donc il y a un enrichissement du contenu sémantique. Ce type de création lexicale a été classé en deux catégories, à savoir les " néologismes sémantiques ", concernant un seul mot, et les " néologismes combinés ", concernant deux ou plus mots qui forment un syntagme courant.

Dans le premier type, on retrouve des termes importants du droit communautaire, par exemple " subsidiarité ", " harmonisation ", " convention ". Le terme subsidiarité rappelle le " principe de subsidiarité ", selon lequel l’Union agira seulement si son action est plus efficace qu'une action entreprise au niveau national, régional ou local, sauf si le domaine concerné relève de sa seule compétence.
L’harmonisation consiste à supprimer les barrières nationales qui constituent un obstacle à la libre circulation des services, des biens, des travailleurs et des capitaux, en rapprochant les différentes législations de chaque État membre. Enfin, le mot convention se réfère aux réunions des représentants des institutions européennes, des parlements et gouvernements nationaux pour rédiger des documents importants, par exemple la convention pour élaborer le projet de Constitution européenne.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Le Traité de Lisbonne et la traduction communautaire

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Informazioni tesi

  Autore: Valeria Tangari
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2007-08
  Università: Università degli Studi di Bari
  Facoltà: Lingue e Letterature Straniere
  Corso: Lingue e letterature straniere
  Relatore: Massimo Del Pizzo
  Lingua: Francese
  Num. pagine: 40

Questa tesi è disponibile nelle seguenti traduzioni:

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Parole chiave

eurojargon
multilinguismo
procedimenti traduttivi
traduzione comunitaria
trattato di lisbona

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