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Il giornalismo politico scandalistico e la sua deriva in Dagospia

Il giornalismo politico e i nuovi media in Italia: il caso Dagospia

In Italia, l’esordio dei quotidiani sul web risale al 1995. Come accaduto negli Stati Uniti d’America, sono le piccole realtà editoriali a sperimentare le potenzialità di Internet. Infatti, nel 1994 L’Unione Sarda compare in rete e un anno dopo anche L’Unità approda al digitale. Le grandi testate giornalistiche italiane non tardano a fare la loro comparsa. La Repubblica, dopo un primo esperimento durante le elezioni del 1996, sbarca ufficialmente in rete il 14 gennaio 1997 aprendo una redazione ad hoc. All’interno di questa nuova versione è possibile accedere agli articoli del quotidiano cartaceo, a servizi e approfondimenti, arricchiti da audio e video. Viene aperto anche un canale di dialogo tra giornalisti e lettori con l’inserimento di forum e sondaggi. Gli utenti apprezzano molto la novità digitale: il primo giorno di web vengono contati 500 mila contatti, che nel primo anno di vita si stabilizzano intorno ai 30 mila al giorno. Nel tempo, seguono La Stampa, Il Sole 24 Ore, il Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport. Anche la Rai intraprende la strada di Internet, creando, nel 1996, un portale e lanciando, nella primavera del 1997, un sito di sola informazione: RaiNews24. Nel 2000 E-biscom propone una nuova testata, la prima ideata appositamente per la rete: Il Nuovo. Anche Mediaset decide di investire nella creazione di una testata giornalistica dedicata all’informazione online: l’8 marzo 2001 nasce Tgcom.
Dal 1994 al 2001 l’editoria online registra una crescita costante: tutti i gruppi editoriali italiani sono sul web, anche se non tutti hanno sviluppato prodotti originali per Internet, limitandosi a riprodurre il contenuto delle testate cartacee. Nel 2002 il trend di crescita si ferma e per la prima volta il numero di quotidiani online diminuisce; a risentirne maggiormente sono le realtà nate esclusivamente per la rete.
La politica sbarca per la prima volta su Internet durante la campagna elettorale del 2001 e ne comprende le potenzialità, creando siti web dedicati. Con l’avvento dei social network, anche la politica italiana inizia a sperimentare una nuova forma del “fare politica”. A seguito delle elezioni statunitensi del 2008, nelle quali Internet ha giocato un ruolo decisivo nella vittoria di Barack Obama, i politici italiani hanno compreso l’importanza di costruire un rapporto diretto con i cittadini, costituito non solo dai classici comizi di piazza, ma anche dalle discussioni aperte su Facebook e Twitter.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Il giornalismo politico scandalistico e la sua deriva in Dagospia

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Informazioni tesi

  Autore: Laura Basile
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2008-09
  Università: Università degli Studi di Milano
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Comunicazione politica e sociale
  Relatore: Ada Gigli Marchetti
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 88

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