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L'arte come fotografia: educare al silenzio

Vivere il flusso d’immagini

Secondo un’analisi condivisa da molti, viviamo ormai una spettacolarizzazione delle dimensioni sociali. Un mondo in cui qualunque situazione, deve essere trasformata in spettacolo per diventare reale (vale a dire interessante) ai nostri occhi. Un mondo in cui: “Le enormi fauci della modernità hanno masticato la realtà, per poi risputarla in forma d’immagini.” Un mondo in cui, gli individui stessi, aspirano a diventare immagini: celebrità. Un mondo in cui la realtà ha abdicato lasciandoci solo rappresentazioni, media. Jean Baudrillard, al riguardo, sostiene che le sole cose esistenti oggi, sono le immagini, le realtà simulate. Facciamo un esempio: pensiamo alle immagini di guerra che appaiono sui quotidiani. La frequenza con la quale ci si confronta con questo tipo d’immagini è enorme, rispetto al passato. Nasce così una sorta di familiarità, nella visione di queste immagini, al punto che le diamo automaticamente per vere. Insomma quello che voglio dire è che tutto ciò che è mediatico, oggi, entra necessariamente nella circolarità sociale ed esistenziale. E questo discorso non riguarda solo le immagini fotografiche o di reportage ma anche quelle televisive, pubblicitarie, filmiche, ecc. A questa diagnosi ci arrivarono anche alcuni illustri francesi, dopo una visita lampo a Sarajevo, poco dopo la fine della guerra. Tra di essi c’è anche Andrè Glucksmann che afferma: “L’esito della guerrra non è stato determinato da ciò che è accaduto a Sarajevo, o in Bosnia, ma da quello che è accaduto nei media […] Ci muoviamo in un’epoca delle immagini del mondo, ossia in un’epoca in cui, grazie ai supporti tecnici e ai mass media, il mondo si riduce a immagini, viene svuotato nella sua realtà, non è più consistente come in passato:”Il flusso d’immagini ci porta quindi sia a credere vero tutto ciò che vediamo creando una sorta di “allucinazione collettiva” di cui il word wide web e la televisione sono i generatori principali.

Questo brano è tratto dalla tesi:

L'arte come fotografia: educare al silenzio

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Informazioni tesi

  Autore: luca peroni
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2008-09
  Università: Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM)
  Facoltà: Scienze della Comunicazione e dello Spettacolo
  Corso: Televisione, cinema e produzione multimediale
  Relatore: Giovanni Chiaramonte
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 211

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