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Tra pornografia ed erotismo: il documentario come strumento didascalico - Il caso Doc Erotika al Bellaria Film Festival

L’erotismo D.O.C. oggi: denuncia sociale e libertà sessuale

In antitesi ai Mondo sesso (o sexydoc) troviamo il documentario erotico “DOC” (affermatosi, come visto, negli anni ’80) che affronta, rispettando la deontologia insita nel lavoro di documentazione, le problematiche legate all’erotismo. I documentari prodotti spaziano, in lungo e in largo, nel mondo dell’erotismo senza vincoli di razza, religione o sesso, con piglio assolutamente didascalico.
Khush è un documentario del 1991 di Pratibha Parmar che ritrae, per la prima volta, la comunita gay e lesbica inglese di origine sud asiatica. Khush in urdu significa "felice" e, per esteso, “piacere estatico”; le lesbiche e gli omosessuali asiatici usano questo termine come sinonimo di gay. Girato in Inghilterra, in Canada e in India, il documentario alterna, alle interviste, scene di delicata sensualità fra due donne in abbigliamento tradizionale. Le scene girate in India ci restituiscono immagini di monumenti, templi, parchi secolari, rovine, divenuti punti di incontro clandestini dove lesbiche e gay vanno a cercare i propri simili e il proprio passato. La sessualità, in particolar modo quella “problematica” delle comunità gay asiatiche, è il tema dominante dell’indagine condotta da Pratibha Parmar in Khush, che, a mio avviso, è uno dei migliori documentari di trattazione erotica.
Promessi Sposi (1993, di Antonietta De Lillo) è una straordinaria storia intima non manzoniana. Il documentario si incentra su un’intervista a una coppia composta da una donna, Lina, e da un transessuale, Antonio, che è diventato uomo grazie a un’operazione di cambio di sesso. Il film è stato premiato all’11° Festival Internazionale di Torino nella sezione Spazio Italia.
Nel 1996, Pietro Balla e Monica Repetto realizzano Camerini ardenti, docu-fiction sul mondo delle pornostar. L’indagine ha inizio da una “storia-pretesto” che vede un uomo e una donna mentre stanno girando un video sulle pornostar, viste da dietro le quinte, durante gli spettacoli di massa, itineranti e nei teatri. I due vorrebbero capire qualcosa di più dai protagonisti italiani dell’erotismo e dell’hard. L’altalena di verità e messinscena comincia a possederli, il desiderio deraglia, mentre stelle e stelline del sesso continuano a parlare.
Nel 1998 Monika Treut realizza Gendernauts, un documentario che indaga sui transgender di San Francisco. Le intervistate raccontano la difficoltà di essere nate donne e di sentirsi uomini dentro. Il documentario cerca di rispondere alle domande: com'è vissuto il fenomeno della fluidità tra i generi sessuali alla fine del millennio nella Bay Area? Come si collocano transessualismo e transgender in quella che viene universalmente definita la “Mecca Gay”?
Gladiatori (2000, di Maria Martinelli) è un docu-reportage sul cinema hard italiano (che, tanto per la cronaca, è tra i più floridi e apprezzati nel mondo). Attraverso la classica forma delle interviste si raccontano i protagonisti dell’hard. Il documentario cerca di cogliere la complessità del mondo della pornografia, “pedinando” gli attori durante uno spettacolo o sui set di Budapest, registrando cosa vuol dire per loro essere pornoattori o registi e come confrontarsi con la produzione e il mercato. Martinelli si “limita” a filmare lasciando totale libertà ai protagonisti dell’inchiesta e così emerge, come prevedibile, la lampante pretesa d’autorialità a cui registi ed attori del cinema “a luci rosse” mirano: anche loro “fanno cinema” e quindi sono degli artisti e, in quanto tali, realizzano delle opere (d’arte). Gladiatori è un buon documento sul mondo della “pornografia bene” anche se, onestamente, aggiunge poco alle diffuse conoscenze che ormai si hanno di questo mondo.
Roma A.D. 000 (2001, di Paolo Pisanelli) è stato girato nella capitale nell’anno del giubileo in occasione del contestato World Gay Pride, la festa dell’orgoglio omosessuale. Roma A.D. 000 fotografa i giorni di tensione vissuti da una città che sta per essere invasa da migliaia di gay, lesbiche, transgender e bisessuali provenienti da tutto il mondo. È un film sulla crisi politica, religiosa e sociale che questo avvenimento ha determinato, partendo da Roma, fino a diventare un “caso” nazionale ed internazionale. Ma è anche un’occasione per incontrare chi ha partecipato, da protagonista, a questo evento, di conoscere i lati più privati di persone impegnate in prima linea e tutti i giorni nella difesa dei diritti degli omosessuali. Un anno prima Pisanelli aveva realizzato un documentario speculare (come impostazione) dal titolo Roma A.D. 999 nel quale il regista raccontava la febbrile preparazione della Città Eterna al Giubileo del 2000.
Nel 2001 è stato realizzato un altro documentario molto interessante sull’omosessualità e, in particolare, sulla lotta degli ebrei gay ortodossi contro il tradizionale rifiuto dell’omosessualità. Trembling Before G-d (2001, di Sandi Simcha Dubowski) è stato mostrato in diverse sinagoghe ortodosse moderne e ha stimolato il dibattito sulla possibilità di una maggiore accettazione, dell'omosessualità, all'interno della società ortodossa.
I documentari presentati nella rassegna Doc Erotika sono l’espressione contemporanea dei documentari di trattazione erotica “DOC”; questi, come visto, si incentrano su tematiche sessuali di interesse sociale e avanzano velleità didascaliche.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Tra pornografia ed erotismo: il documentario come strumento didascalico - Il caso Doc Erotika al Bellaria Film Festival

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Informazioni tesi

  Autore: Giuseppe Di Vanni
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2008-09
  Università: Università degli Studi di Bologna
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Cinema, Televisione e Produzione Multimediale
  Relatore: Giacomo Manzoli
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 148

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