Ricerche e studi sull’evoluzione generale del settore automobilistico in un insieme globale

Se paragonata alla presenza di Fiat nell’altro mercato focus di questo lavoro, quello russo, la storia della casa automobilistica torinese in Cina è di poco più recente: i cinesi importavano, infatti, modelli commerciali e agricoli Fiat già negli anni Settanta e il primo ufficio di rappresentanza in loco fu aperto a Pechino, nel 1979. Come vedremo in seguito, dovremo attendere il 1985, il post riforme, prima che vi sia un vero e proprio accordo sino-italiano in questo ambito ovvero quello che la IVECO stipula con un partner cinese per produrre alcuni modelli a Nanjing, culminato poi nella joint venture NAVECO. Con il tempo, anche le altre società del Gruppo Fiat giunsero su questo mercato: osserviamo, di seguito, quali sono queste realtà aziendali e le strategie da loro selezionate per l’inserimento in Cina. La Ferrari iniziò ad esportare qui le proprie auto destinate alla crescente fetta miliardaria del Paese e oggi ha stabilito la sua headquarter per il mercato asiatico a Shanghai. Insieme all’atra protagonista italiana delle luxury car, la Maserati, ha creato una jv - la Ferrari Maserati Cars International Trading (Shanghai) Co. Ltd. e oggi due Gruppi sono in costante crescita su questo mercato. La Teksid, che produce componenti metallurgiche, ha istituito la jv - Hua Dong Teksid Automotive Foundry – con due aziende cinesi, già vecchie conoscenze di casa Fiat, la SAIC e la YMC, mentre la CNH – unit che si occupa della produzione di veicoli agricoli – grazie alla jv con SAIC, produce e distribuisce i suoi prodotti nel Paese asiatico. La FPT, invece, ha all’attivo in Cina, oltre che delle headquarter regionali, anche due jv e il Technologies R&D Centre ubicato nel Jiading District di Shanghai. La Magneti Marelli è presente sul mercato cinese con impianti e Centri di R&D a Shanghai, a Guangzhou - per la produzione di sistemi elettronici - e a Wuhu per il comparto illuminazione auto e powertrain. La IVECO, leader nella costruzione di veicoli commerciali e industriali, è, probabilmente, l’azienda Fiat che ha riscosso maggior notorietà in Cina. Essa entra in contatto con l’emergente mercato cinese negli anni Ottanta, quando il Governo di questo Paese offre all’azienda italiana l’opportunità di collaborare con un Gruppo locale, attivo nel settore autoveicoli, la NAC, per la produzione del modello Daily negli stabilimenti cinesi. Nasce così la NAVECO.