Il ritmo dei telegiornali: un confronto tra Studio Aperto e Tg3

Nella mia analisi ho scelto come primo oggetto Studio Aperto poiché è da sempre bersaglio di critiche per la linea editoriale non proprio “canonica”. Un telegiornale che, in pratica, dà un taglio leggero ai suoi servizi e sceglie argomenti trattati, che molti ritengono non adatti a un telegiornale. Predilige, infatti, il gossip alla cronaca e mette in prima pagina la “ bella” di turno, la coppia più glamour (come si potrà vedere nell’analisi delle mie edizioni prescelte). Scelta quindi di argomenti più frivoli ma senza, per questo, perdere la propria “etichetta” di telegiornale. Partendo da questa sua caratteristica si vedrà come nel momento del confronto risulterà facile individuare il momento di stacco - attacco di servizi di gossip, spettacolo e “ soft news”. Un telegiornale un po’ sui generis sulla base di una serie di motivazioni, tra cui la collocazione oraria del Tg, il target essenzialmente giovanile della rete di appartenenza e le preferenze espresse dal pubblico tramite i dati d’ascolto, in linea con quello di riferimento della rete. La scelta di direttore più importante è quella di Mario Giordano, che sceglie come vice-direttore Claudio Brachino. Da questo momento al telegiornale viene dato maggiore spazio alla cronaca nera (privilegiando i crimini più efferati in particolare di tipo familiare ), meteorologica e mondana (in particolare il gossip e il mondo dello spettacolo ). Viene creato anche il programma Lucignolo, dedicato al mondo dei giovani e della notte . Dall'11 ottobre 2007 il nuovo direttore del telegiornale di Italia1 è Giorgio Mulé e ad affiancarlo come vice Anna Broggiato e Annalisa Spiezie. Sotto la sua direzione Studio Aperto nel febbraio 2009 tocca per la prima volta nella sua storia il 20% di share medio. Dall'1 settembre 2009 torna come direttore Mario Giordano e Giovanni Toti sarà il condirettore.