La filiera vitivinicola campana

Il valore della produzione di vino è stimato in quasi 11 miliardi di euro (dati MEDIBANCA 2006). L’offerta si ripartisce in due principali categorie: a) vini da tavola e ad indicazione geografica tipica (IGT); b) vini a denominazione di origine controllata (DOC) ed a denominazione di origine controllata e garantita (DOCG). Nel 2000 le aziende vitivinicole risultavano essere circa 770.206, di cui il 90% produceva vini da tavola o IGT, mentre il 14% vini a denominazione (dati ISTAT 2003). I dati del Quinto Censimento Generale dell’Agricoltura del 2000 sottolineano come nel ventennio precedente i vini da tavola e Igt abbiano sempre più perso terreno. La produzione di tali vini risulta infatti, in tale ventennio, dimezzata. Ne erano testimonianza la sostanziale diminuzione nel numero di aziende vitivinicole e nella superficie produttiva interessata. Quest'ultima si attestava intorno al 36% sul totale delle estensioni impiantate ad uva, passando da 1.063.330 ettari (1982) a 675.580 ettari nel 2000 (dati ISTAT 2003). Consequenzialmente anche la superficie media vitata di ciascuna azienda vinicola risultava ridimensionata, raggiungendo un'estensione pari a circa 0,88 ettari, dunque inferiore alla soglia dell'ettaro. La frammentazione si presentava ancora più accentuata per le aziende del segmento dei vini da tavola e Igt, in cui circa il26% della aziende possedeva una superficie inferiore all’ettaro. Per contro, nel segmento delle denominazioni d'origine il 35% delle aziende poteva contare su una superficie vitata di oltre 10 ettari, a dimostrazione di una maggiore concentrazione degli assetti proprietari. Alla produzione nazionale di vino partecipano ad oggi tutte le regioni italiane, anche se con contributi differenti sia in termini quantitativi che di specializzazione.