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Elezioni regionali Sardegna 2009: analisi degli strumenti di comunicazione politica

Strumenti di comunicazione politica

Da un’indagine sul triplice rapporto televisione-politica-italiani del Censis nel 2004 è risultato che la richiesta d’informazione politica nel nostro paese è molto alta: il 58,5 % degli italiani si informa tutti i giorni o almeno una volta alla settimana sui fatti della politica italiana; le maggiori richieste d’informazione politica sono del genere maschile, 68 %, contro un 49,5 % del genere femminile, e sono maggiormente gli adulti con il 37-45 % fra i 35 e i 59 anni, rispetto ai giovani, 20-25 %, e anziani, 34 %, a seguire maggiormente la politica.

[...]
A cinque anni di distanza, durante le elezioni europee 2009, il 70 % degli italiani si è informato attraverso i telegiornali; il 30,6 % attraverso i programmi di approfondimento televisivi quali esempio Porta a Porta, Matrix, Ballarò ecc … ; il 25,4 % attraverso la carta stampata; e solo il 2,3 % attraverso internet. Per l'82 % degli italiani, poi, i tg sono troppo legati al potere politico.

Dall’indagine è risultato che la televisione continua a essere accesa in maniera prevalente per “abitudine” (42,7 %) e per “svago” (40,1%), ma anche un po’ per “interesse” (33,3 %) e un po’ per “compagnia” (20,4 %). D’altronde, ormai, il popolo televisivo e quello reale coincidono del tutto e l’uso della televisione rasenta il 99 % della popolazione.

A distanza di cinque anni nell’indagine dal titolo "Elezioni 2009. Come si sono informati gli italiani" si legge che: due terzi degli elettori si sono informati attraverso i tg; il 30 % ha seguito i programmi giornalistici di approfondimento in tv; il 25 % si è affidato alla carta stampata. Internet resta al palo. I dati del Censis dicono che per scegliere chi votare per le elezioni europee il 69,3 % degli elettori si è informato attraverso le notizie e i commenti trasmessi dai telegiornali.

I tg restano il principale mezzo per orientare il voto, soprattutto tra i meno istruiti (il dato sale, in questo caso, al 76 %), i pensionati (78,7%) e le casalinghe (74,1 %). Al secondo posto, ancora la tv, con i programmi giornalistici di approfondimento, cui si è affidato il 30,6 % degli elettori. Si tratta soprattutto delle persone più istruite (il dato sale, in questo caso, al 37 %) e residenti nelle grandi città, con più di cento mila abitanti (con quote che oscillano tra il 36 % e il 40 %), mentre i giovani risultano meno coinvolti da questo format televisivo (il 22,3 % nella classe d’età 18-29 anni).

Al terzo posto si colloca la carta stampata: i giornali sono stati determinanti per il 25,4 % degli elettori, si parla del 34 % dei più istruiti e il dato sale a oltre un terzo degli elettori al nord-est e nelle grandi città, dove raggiunge il 35 % tra i lavoratori autonomi e i liberi professionisti.

I canali tv “all news” sono stati seguiti dal 6,6 % degli italiani prossimi al voto (soprattutto maschi, 9,3 %, e più istruiti, 10,2 %). Più di quanti si sono informati attraverso i programmi della radio (il 5,5 %), il cui ascolto è apprezzato soprattutto da artigiani e commercianti, liberi professionisti e lavoratori autonomi (12,1 %).

I rapporti non mediati, come il confronto con familiari e amici, resta fondamentale per il 19 % degli elettori, in particolare per i più giovani (18-29 anni: 26 %) residenti nel Mezzogiorno (22,2 %) e nei centri urbani minori (città con 10.000-30.000 abitanti: 22,5 %).
Il materiale di propaganda dei partiti (volantini, manifesti, ecc.) è stato utilizzato dal 10,9 % degli elettori, con una punta di attenzione al nord-est (17,4 %). La partecipazione diretta alle manifestazioni pubbliche dei partiti rappresenta, invece, un canale preferenziale per una quota residuale di elettori (il 2,2 %) che diminuisce ulteriormente tra i più giovani (18-29 anni: 0,7 %).

Dato molto rilevante è quello che riguarda la rete: internet non sfonda nella comunicazione politica. Durante la campagna elettorale per formarsi un’opinione solo il 2,3 % degli italiani maggiorenni si è collegato ai siti web dei partiti per acquisire informazioni, e solo il 2,1% ha visitato blog, forum di discussione, gruppi di Facebook e simili. Il dato aumenta solo tra gli studenti: il 7,5 % si è collegato ai siti internet dei partiti e il 5,9 % ha navigato su altri siti web in cui si parla di politica.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Elezioni regionali Sardegna 2009: analisi degli strumenti di comunicazione politica

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Informazioni tesi

  Autore: Emanuela Canu
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2008-09
  Università: Università degli Studi di Sassari
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Editoria, comunicazione multimediale e giornalismo
  Relatore: Marzia Antenore
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 182

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