La crisi globale e il mercato europeo delle attrezzature di costruzione

Nell'ambito della zona euro, i mercati notoriamente pregiudicati sono Irlanda e Spagna che sono già stati toccati per un po’ di tempo. Il declino spagnolo ha avuto inizio nel primo trimestre del 2007 quando le vendite degli alloggi sono scese del 32 per cento, creando un effetto a cascata nel settore edile e le cifre della disoccupazione in aumento. Allo stesso modo, i prezzi delle case irlandesi sono diminuiti del 9,2 per cento nel mese di aprile 2008 rispetto l'anno precedente e hanno accumulato un inventario degli alloggi in eccedenza di oltre 200.000 case vacanti, che rappresentano oltre il 15 per cento del totale nazionale.
Il boom degli alloggi dell’Irlanda e la Spagna - ma anche quello dell’Italia e Portogallo - sono correlati al loro ingresso nella zona euro. Con l'adozione dell'euro sono arrivati i bassi tassi d'interesse per i consumatori (in confronto a ciò che questi paesi avevano in precedenza), sostenuti dal forte potere economico tedesco. L'introduzione dell'euro, ha portato maggiore stabilità e ridotto il rischio di cambio, portando la stabilità del mercato tedesco anche nei paesi più fiscalmente instabili dell’eurozona (come la lira italiana o la peseta spagnola). L'euro ha sostenuto tassi d’interesse - combinati con nuovi strumenti di prestito sviluppati negli anni ’80 e ’90 dal sistema bancario – che hanno portato ad un boom della domanda dei consumatori, e che allo stesso tempo, hanno alimentato il boom del mercato immobiliare. Nel 2006, la Spagna, infatti, ha costruito 700.000 nuove case – più che la Germania, la Francia e il Regno Unito insieme (per la Spagna e il Portogallo, il boom è stato ulteriormente alimentato dal capitale dei pensionati ricchi del Regno Unito).
Questa situazione, ha portato a una grave "lacuna" dei prezzi (definito dal Fondo monetario internazionale, come l'aumento percentuale dei prezzi degli alloggi, che può essere spiegato dai fondamentali economici, come i tassi d’interesse o l’aumento di ricchezza dei proprietari di case - quindi un calcolo della misura in cui i prezzi delle case sono gonfiati al di sopra del prezzo economicamente giustificato).