Risparmio energetico nell'edilizia residenziale: materiali e tecnologie

I materiali da costruzione dismessi alla fine del loro ciclo di vita entrano a far parte della categoria dei “rifiuti”, che possono essere smaltiti o riciclati. I rifiuti inerti da demolizione e costruzione prodotti dai cantieri edili sono classificati come rifiuti speciali, quindi lo smaltimento dovrebbe avvenire in apposite discariche, cosa che invece avviene in rarissimi casi. Allo stesso tempo si sta riscontrando una sempre maggiore difficoltà nel reperire materiali da cava, poiché le amministrazioni stanno adottando misure sempre più restrittive nei riguardi delle attività estrattive per la tutela dei propri territori. L’ottimizzazione e l’aumento del riciclaggio di questi materiali inerti fornirebbe una notevole spinta alla causa della sostenibilità. I rifiuti da costruzione e demolizione costituiscono una quota percentuale rilevante della produzione totale dei rifiuti in tutti i paesi dell’Unione Europea (si stima che essi rappresentano circa il 25% in peso) [W12]. Secondo un rapporto della Commissione Europea (DG XI, febbraio 1999 [12]) su dati statistici relativi al periodo 1990-1997 per i 15 paesi dell’Unione Europea, la produzione complessiva di rifiuti inerti è superiore a 470 Mt/a, di cui circa 180 Mt/a derivano da costruzione e demolizione di fabbricati, il resto da costruzioni stradali ed escavazioni (in Italia i rifiuti provenienti dalle sole opere di demolizione sono 34 Mt/a).La composizione dei rifiuti da costruzione e demolizione risulta molto variabile, sia per la diversa origine dei rifiuti, sia per molteplici fattori quali le tipologie e le tecniche costruttive locali, il clima, l’attività economica e lo sviluppo tecnologico della zona, nonché le materie prime e i materiali da costruzione localmente disponibili.