Identità in movimento - Un progetto per lo studio dell'omofobia nelle performance di genere maschili

Negli anni del riflusso, identificabili nel periodo compreso tra il 1918 e il 1968, si affermerà una delle più grandi scrittrici di tutti i tempi, Virginia Woolf (1882-1941), che con la sua produzione letteraria gettera` le basi della teoria della differenza sessuale. In questo cinquantennio verrà pubblicata un'opera che diverrà il testo di riferimento del femminismo radicale sessantottino: “Il secondo sesso” di Simone De Beauvoir (1908-1986), dato alle stampe nel 1949, la teorica francese è importante in questo contesto perché fu la prima a riconoscere l'identità sessuale come costruzione sociale, entrerà nella storia, non solo del femminismo, la sua famosa frase: “donna non si nasce, si diventa” (de Beauvoir; Cacavero, Restaino, 2002). Virginia Woolf sarà la prima scrittrice che riuscirà a vedere riconosciuta la propria opera artistica da tutti e sfrutterà questa popolarita` per usare la sua produzione letteraria come veicolo per trasmettere ai lettori e alle lettrici il concetto della “ricchezza della diversità” tra uomini e donne. Nel suo romanzo “Una stanza tutta per se” scrive “Sarebbe un vero peccato se le donne scrivessero come gli uomini, o somigliassero agli uomini, percheÅL se due sessi non bastano, considerando la vastità e la varietà del mondo, come potremmo cavarcela con uno solo? Non dovrebbe l’educazione evidenziare e rafforzare le differenze, piuttosto che le somiglianze?” (Chialant, Rao, 2000, p. 10). Simone de Beauvoir fu per cinquant'anni la compagna di Jean Paul Sartre, con il quale condivise la prospettiva esistenzialista, i due formarono quella che in seguito sarebbe stata definita una coppia aperta e la de Beauvoir coerentemente con i suoi ideali non ebbe mai figli.