La testimonianza del minore nel processo penale

Ci sono molti istituti, uno di questi è la testimonianza, che anche a volerli studiare da un’ottica rigorosamente giuridica, rendono inevitabile il richiamo al referente psicologico. In altri termini, esistono tra diritto e psicologia legami naturali che inducono spontaneamente al confronto. Anche se il giudice si propone obiettivi sostanzialmente ermeneutici e lo psicologo finalità di carattere conoscitivo, entrambe le discipline si occupano di definire il comportamento ed entrambe perseguono finalità descrittive dei protagonisti, delle modalità del fatto, dei rapporti causali, degli esiti dell’evento. Giudice e psicologo vanno entrambi alla ricerca della verità, vogliono stabilire la realtà delle cose ed entrambi si avvalgono di strumenti (il processo e la sperimentazione) per molti aspetti simili. Il giudice in tutta la sua azione è costretto a valutare continuamente variabili di ordine strettamente mentale tanto che, paradossalmente, finisce per perseguire, almeno per certi aspetti, obiettivi più psicologici di quelli che si propone lo psicologo. In sostanza, la psicologia aiuta a ricordare che esiste una differenza immensa tra il “credere” che una cosa sia vera e il “sapere” che lo è41.Lo scopo del processo penale è quello di fornire una ricostruzione immediatamente comprensibile, plausibile e coerente del fatto oggetto del giudizio e delle circostanze che lo hanno accompagnato. Tale ricostruzione avviene per mezzo di segni, strumenti linguistici, sintattici e procedurali attraverso i quali una realtà storica si trasforma in una realtà giudicabile e il sapere tout court diventa “sapere nelle forme del processo".