Il ruolo dell'importatore in uno scenario globale

Fino agli anni ’50 le imprese che volevano vendere i loro prodotti in determinati mercati esteri potevano soltanto avviare flussi di esportazione di beni dal proprio paese al paese in cui intendevano esportare i propri prodotti.

A partire dalla fine degli anni ’50 è andato sempre più aumentando il numero di imprese che insediavano direttamente nel paese in cui volevano esportare, gli impianti produttivi. Sulla base della definizione di impresa internazionale, non si potrebbe parlare più di impresa internazionale dal momento che non ci si trova più di fronte ad una distribuzione internazionale di beni.

Se la produzione realizzata nelle unità produttive estere è venduta nell’ambito della nazione nella quale esse sono localizzate non si può parlare di trasferimento internazionale di merci;al contrario invece, se parte di quella produzione è esportata verso altri paesi saranno le imprese titolari di quegli stabilimenti ad essere identificate come operatori di un processo di distribuzione internazionale e non le imprese che hanno effettuato l’investimento internazionale. E’ chiaro che l’investimento diretto in altri paesi non è stata l’unica soluzione alla quale hanno fatto ricorso le imprese con vocazione internazionale.

Altre aziende, non avendo sufficienti disponibilità finanziarie o non ritenendo opportuno effettuare investimenti consistenti, hanno stipulato accordi con aziende locali in base ai quali queste ultime producono per conto dell’impresa concedente beni che possono essere distribuiti dalla stessa impresa che li produce o essere messi a disposizione dell’azienda concedente che si interesserà poi di distribuire. Neanche in questo caso si potrebbe parlare di distribuzione internazionale qualunque sia delle due, la modalità di distribuzione prescelta.

Volendo dare anche una definizione di distribuzione internazionale, potremmo affermare che si ha una distribuzione internazionale ogni qualvolta il soggetto attore del processo di scambio ed il soggetto destinatario del suddetto processo siano di nazionalità diversa.

Le strategie di vendita all’estero vengono attuate dalle imprese che effettuano investimenti internazionali e non dalle imprese soltanto titolari degli impianti produttivi. Queste, infatti, si limitano ad organizzare la produzione in funzione degli obiettivi di sviluppo e profitto dell’impresa investitrice. Quindi anche le imprese investitrici svolgono un ruolo importante nel processo di distribuzione internazionale. Il soggetto economico dell’impresa produttrice è individuabile nell’impresa estera che effettua l’investimento e inoltre lo scambio di beni avviene comunque tra soggetti di nazionalità diversa che si trovano all’interno di paesi diversi:è proprio in questo caso che si può parlare di scambio internazionale.

Allo stesso modo per quanto riguarda le imprese che optano per la via contrattuale dell’espansione internazionale. Qui l’impresa titolare del diritto di produzione e di vendita, svolge comunque un ruolo attivo in un processo di distribuzione internazionale anche se tutte le attività esecutive sono svolte da un’azienda giuridicamente indipendente dalla prima. Anche in questo caso infatti risulta semplice individuare la titolarità dell’impresa che dirige il processo di distribuzione, è che è appunto l’impresa concedente.