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Accesso all'istruzione terziaria dopo il processo di Bologna

Focus sulla mobilità studentesca

Di recente, la commissione europea, ha ritenuto opportuno porre in evidenza la mobilità studentesca, alla luce dei risultati conseguiti con l’attuazione dei principi del processo di Bologna e nell’ottica di conseguirne appieno gli obiettivi, come stabilito, nel corso del 2010, per poi prolungarli nel periodo successivo.
Si sottolinea che, per promuovere la mobilità, occorre intraprendere azioni in vari settori, precisando che vari aspetti della mobilità, esulano dal contesto dell’istruzione superiore, iscrivendosi nel ben più ampio ambito degli affari sociali. Gli stati membri hanno intrapreso diverse iniziative di cooperazione intergovernativa, per migliorare la qualità e la competitività dell’istruzione nell’Unione europea. Viene evidenziata la necessità di disporre di dati statistici comparabili ed affidabili sulla mobilità e sul profilo socio-economico degli studenti, e la necessità di un accesso rapido e semplificato alle informazioni inerenti ai programmi di scambio interculturale tra le università. È importante, per la mobilità, che vi sia reciprocità nei flussi tra gli studenti, e soprattutto che vi sia una certa omogeneità negli spostamenti, così da poter creare una
rete di scambi ben distribuita tra tutti i paesi appartenenti al progetto, coinvolgendo in modo particolare gli ultimi paesi entrati a far parte dell’Unione Europea.

Interazione tra mobilità studentesca e qualità dell’istruzione
Dopo aver esposto come viene attuato il controllo della qualità negli atenei sia europei, che italiani, verrà qui di seguito proposto un modello teorico che analizza i fattori che maggiormente influenzano la mobilità degli studenti e che automaticamente vanno ad influenzare la qualità del sistema universitario.
Le università europee sono dotate di un enorme potenziale, ma per poter sfruttare al meglio tale potenziale, in un contesto globale in crescita, e basato sull’economia della conoscenza, si devono compiere degli sforzi notevoli, attenendosi alle linee guida dettate dal processo di Bologna. Per tale motivo assume una rilevante importanza la ristrutturazione dei curricula su tutti i livelli, cercando di rispondere alle richieste da parte del mercato del lavoro.
In merito a tale argomento, Lydia Mechtenberg e Roland Strausz28, forniscono un’analisi basata su scelte razionali che fa perno su tre effetti:
- effetto di competizione, che va ad accrescere direttamente la qualità,
- effetto “free rider”, che abbassa il livello qualitativo;
- effetto di composizione, che influenza le forze pertinenti ai due effetti precedenti.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Accesso all'istruzione terziaria dopo il processo di Bologna

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Informazioni tesi

  Autore: Donatella Cappellone
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi Gabriele D'Annunzio di Chieti e Pescara
  Facoltà: Scienze Manageriali
  Corso: Scienze dell'economia
  Relatore: Giuliana Parodi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 136

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