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I distretti culturali: promozione e conservazione di nuove forme d'arte

Il modello distrettuale applicato alla cultura

Il modello distrettuale riferito ad un contesto industriale ha avuto un notevole successo ed una larga diffusione che ha comportato la sua esportazione ad altri settori economici, in particolare in quello del turismo culturale. Questa attenzione è dovuta a diversi fattori come ad esempio un’idea composita del bene culturale che comprende il patrimonio storico-monumentale e la storia della comunità o, ancora, il profilarsi del concetto di sviluppo sostenibile perseguibile attraverso il rapporto tra bene culturale e ambiente circostante Tuttavia, la definizione di distretto culturale non è univoca poiché esso rappresenta un nuovo oggetto di indagine e, con grande facilità, spesso in Italia si ricorre impropriamente a questo termine per definire iniziative diverse. A tal proposito, inoltre, si sono sviluppati due diversi filoni di letteratura distrettuale. Il primo affronta il tema del distretto come cluster di attività dal contenuto artistico che producono un mondo autonomo, dotato di senso proprio. Il secondo filone invece, concepisce il distretto come un obiettivo progettuale, frutto di una precisa azione di policy. Questo tipo di prospettiva, nominata anche “interventista” da Santagata, attribuisce un ruolo di notevole importanza alle istituzioni che, attraverso una divisione dei compiti, promuovono la conservazione e la valorizzazione del bene stesso. A tal proposito il Valentino (2001) annota: “un distretto per la valorizzazione dei beni culturali non nasce spontaneamente, prende vita da un disegno che è volontà politica e non può avvalersi di automatismi perché manca di un dispositivo di avviamento”. O ancora Preite (1998) evidenzia la differenza tra distretto culturale e industriale argomentando che: “mentre il distretto produttivo si costituisce in modo spontaneo ed è il risultato di iniziative non pianificate da una pluralità di agenti, quello culturale è concepibile come costruzione volontaria di agenti politici che individuano nel patrimonio culturale l’asse strategico di un modello di sviluppo”.

Questo brano è tratto dalla tesi:

I distretti culturali: promozione e conservazione di nuove forme d'arte

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Informazioni tesi

  Autore: Erica Agnello
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2008-09
  Università: Università degli Studi di Catania
  Facoltà: Lingue e Letterature Straniere
  Corso: Lingue e Culture Europee
  Relatore: Tiziana Cuccia
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 155

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Parole chiave

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