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Libertà virtuali. L'ascesa del free roaming

Grand Theft Auto IV

La nostra indagine sull’evoluzione dei free roaming di azione/avventura non può che concludersi con il capitolo più recente della saga più rappresentativa del genere. Grand Theft Auto IV arriva sugli scaffali dei negozi il 29 Aprile 2008, dopo una lunga campagna pubblicitaria che ha colorato anche i muri delle metropoli italiane. La Rockstar Games ha evidentemente appurato che questa volta la pubblicità derivante dalle inevitabili critiche non sarebbe bastata, e la scelta si è rivelata ben calibrata: Grand Theft Auto IV ha piazzato oltre 14 milioni di copie con le sue due versioni per Playstation 3 e Xbox 360.
Questa volta l’imperativo assoluto durante le fasi di sviluppo è stato il realismo. Il look cartoonesco torna nelle schermate durante i caricamenti (e nelle locandine pubblicitarie) ma la grafica di gioco accentua adesso l’aspetto simulativo. Anche l’impianto di gioco è votato verso un maggiore realismo: il modello di guida è stato modificato e la città si muove in modo più credibile e fluido. L’esperienza di gioco è cambiata radicalmente: compiere azioni criminali al di fuori delle missioni non è più un’attività consigliata, considerando la reazione piuttosto dura che il mondo virtuale riserverà. Da questo punto di vista il quarto capitolo porta a compimento una scelta stilistica già intuibile fin dai tempi di Grand Theft Auto 2.
Le innovazioni formali si riflettono solo marginalmente sulle meccaniche di gioco, che restano praticamente identiche al terzo capitolo della saga. Il free roaming si intervalla sempre con la narrazione, di cui il gioco è intriso ancor di più delle precedenti versioni. Ancora una volta è la progressione del gioco a sbloccare nuove armi e soprattutto ognuna delle 4 isole in cui si divide Liberty City.
Un’analisi più accurata deve però necessariamente comprendere tutti quegli elementi atti a spezzare la linearità del gioco. La direzione intrapresa è la stessa di Canis Canem Edit, e quindi le varianti di Mercenari o Crackdown non sono state prese in considerazione. Niko potrà giocare a bowling, biliardo, freccette, partecipare a gara clandestine e portare a termine le solite missioni secondarie. I power-up sparsi per le strade scompaiono e gli unici collezionabili sono rappresentati dai piccioni da uccidere, i pacchetti di droga da consegnare e i personaggi casuali da incontrare. Scompaiono le missioni da tassista e da infermiere, mentre sopravvivono quelle come vigilante. Queste attività confermano le scelte del team di sviluppo, più dedito a simulare la vera esistenza umana che ad intrattenere il giocatore con momenti ludici all’ordine del giorno anche per molti utenti. La scelta è perfettamente coerente con il taglio donato al gioco, ma ciò non basta forse a giustificare una disorganicità di fondo. E’ chiaro che le partite di freccette non abbiano nulla a che vedere con le missioni criminali dell’avatar. Inoltre, occorre comunque portare a termine alcuni compiti prima che tutti i minigiochi vengano sbloccati e di conseguenza il free roaming è subordinato alla quest principale. Con GTA IV, Rockstar ha intrapreso la strada già percorsa nei precedenti titoli, aggiungendo però quel tocco realistico che ne ha modificato la forma ma non il gameplay.
L’avventura di Niko Bellic gode di uno spessore fuori dal comune per un videogioco, che verrà esplorato nella terza parte di questo lavoro. Giudicando però l’opera dal nostro punto di vista è stato però fatto un passo indietro. L’open world di Liberty City dipende troppo dagli sviluppi narrativi del gioco e spezza la linearità con sottogiochi che attribuiscono profondità al mondo virtuale ma che hanno l’effetto contrario di rompere l’immersività della storia.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Libertà virtuali. L'ascesa del free roaming

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Informazioni tesi

  Autore: Gabriele Nasisi
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2008-09
  Università: Università degli Studi di Roma Tre
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Studi Storici, Critici e Teorici sul Cinema e gli Audiovisivi
  Relatore: Enrico Menduni
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 186

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