Demagocrazia: il potere della comunicazione politica

Provocatorio, esilarante, ma anche pungente ed eclettico, ecco l’identikit dell’uomo la cui presenza da qualche tempo imperversa nel mondo della politica “informale”. Ex comico scoperto da Pippo Baudo e già più volte richiamato all’ordine quando la sua presenza era soprattutto televisiva, Beppe Grillo negli ultimi tempi è tornato, più arrembante che mai, a toccare temi vicini, connessi o direttamente riguardanti la politica. Affronta gli argomenti più vari, dalla libertà di informazione al tema della rappresentanza, con impeto eccezionale, e questo gli ha portato una enorme notorietà. Grazie ai suoi spettacoli si fa conoscere dalla gente che ricambia la sua energia con vigorosi applausi a volte liberatori altre volte di sostegno, ma la vera forza del comico genovese è il suo sito internet, uno tra i più, se non il più, visitati d’Italia. Partiamo però con ordine, bisogna conoscere il motivo per il quale Grillo si è allontanato dal teleschermo che così tanta notorietà gli ha regalato. Bisogna partire dal background del “personaggio Grillo”, allontanatosi progressivamente dalla televisione (è stato autore di numerose affermazioni che più volte gli sono valse richiami ufficiali e non) Grillo si è rivolto alla rete in quanto convinto sostenitore del fatto che, e cito lo stesso Beppe Grillo: “In questo momento il mondo, senza accorgersene, sta vivendo la terza guerra mondiale: quella dell'informazione. L'unico modo per salvarsi è sapere. Conoscere le notizie. Noi abbiamo un mezzo, la Rete, che ci consente di arrivare dritti alle notizie. La politica, le televisioni, i giornali arrivano sempre dopo”. Affermazione quanto mai bizzarra se si pensa che lo stesso comico anni fa in un suo spettacolo chiamato “time out” sul palco distruggeva due computer finchè tesseva delle poco pregevoli lodi nei confronti degli stessi.