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Architettura tradizionale a Pechino: analisi di alcuni templi della capitale cinese

Il tempio Taoista della Nuvola Bianca 白云观

Situato nel distretto ad ovest della città, il Tempio Taoista della Nuvola Bianca,bai yun guan 白云观, è stato ufficialmente riaperto nel 1984 per la prima volta dopo il 1949, essendo anche il più grande e l'unico di questo tipo aperto.
Il Taoismo, religione nata proprio in Cina, ha una storia di 1800 anni. Originaria dallo shamanesimo e da varie pratiche, promette di assicurare l'immortalità alle dinastie dei Qin e degli Han Occidentali. Zhang Daoling è accreditato come il maggior esponente di questa religione, in quanto ritenuto il fondatore del Taoismo sulla montagna dello Heming, nella regione del Sichuan, durante il regno dell'Imperatore Shundi (126-144).
Laozi, l'antico filosofo Cinese, è il capo della divinità del Taoismo. Il taoista credeva che il "Tao", la "Via", secondo la scuola del pensiero di Laozi, è una comprensione del tutto e dell'esterno, un concepire e governare tutto, incluso il cielo e la terra. Loro inoltre credevano di poter ottenere la longevità e diventare una cosa unica con il "Tao" attraverso speciali pratiche ai meditazione.
Secondo antiche documentazioni, l'imperatore Xuanzong (712-756), della dinastia Tang, costruì il tempio chiamandolo Tianchanguan nel 739, custodendo gelosamente una statua in pietra di Laozi. Il tempio Tianchangguan fu completamente distrutto dal fuoco nel 1202, ma fu ricostruito dal 1203 al 1216 e rinominato Palazzo Taiji. In seguito fu nuovamente danneggiato durante la guerra.
Negli anni del 1320 l'imperatore Genghis Khan (1206-1227), della dinastia degli Yuan, ordinò di ricostruire il tempio, invitando Qiu Changchun, fondatore della sotto setta di Longmen, sotto la setta Quanzhen, a vivere li nel 1224.Qiu morì nel 1227 e l'imperatore rinominò il tempio in "Palazzo Changchun" in sua memoria.
Durante gli anni il Palazzo Changchun gradualmente è più volte caduto in rovina, ma diverse costruzioni sono state aggiunte attorno al palazzo del sepolcro, la sala Chushun, e alla fine, divenne il "Tempio della Nuvola Bianca" all'inizio della dinastia Ming, e così tale tempio ha ereditato la fama e i meriti dei templi precedenti. Il tempio fu distrutto e danneggiato per ben due volte dalla guerra e dal fuoco durante il quattordicesimo secolo, e quindi ricostruito e riparato diverse volte. Oggi è più o meno lo stesso di come si presentava dopo la restaurazione del 1706. Prima del 1949 si tenne una grande fiera nel tempio durante i primi venti giorni del primo mese lunare. Le persone venivano anche da molto lontano per venerare le statue gelosamente custodite.
Dal 1949, il governo Cinese ha adottato una politica di libertà religiosa e ha adottato la protezione di reliquie culturali e di siti storici. Per due volte, nel 1956 e nel 1981 , il governo ha stanziato per il restauro del tempio una larga somma di denaro. Durante la "rivoluzione culturale" rimase intatto, grazie anche ad un'unità armata stazionata lì.
Il cancello d'ingresso è stato costruito durante la dinastia Ming, ed ha tre aperture che stanno a significare le "tre parole" del Taoismo: la parola del desiderio, la parola della sostanza e la parola della non-sostanza. Di fronte al cancello ci sono delle colonne decorate e dei leoni in pietra. All'interno del cancello ci sono due pali di bandiere su ogni lato con draghi disegnati. Sulla bandiera ad est c'è scritto "Pace Nazionale e vita sicura", e su quella ad ovest c'è scritto "Soffice vento e pioggia benefica". Procedendo avanti si trova il passaggio a volta in legno composto da quattro pilastri. Questo è fronteggiato da una esterna torre ornamentale di accesso con sette tettoie decorative conosciuta come l'ingresso Lingxing, che si dice sia stato usato per l'osservazione del cielo nei tempi antichi.
Accanto alla torre d'ingresso ci sono delle mura di difesa conosciute come mura d'ombra che tenevano lontano l'interno dagli sguardi provenienti dalla strada. Su queste sono iscritti quattro grandi caratteri sui quali si legge: "L'Eterno Changchun" con la scrittura di un eminente calligrafo della dinastia Yuan; il suo nome è Zhao Mengfu. La struttura in pietra, interna al cancello, costruita durante la dinastia Ming, è decorata con piccole scimmie decorate.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Architettura tradizionale a Pechino: analisi di alcuni templi della capitale cinese

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Informazioni tesi

  Autore: Silvia Smerilli
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2004-05
  Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
  Facoltà: Studi Orientali
  Corso: Lingue e letterature straniere
  Relatore: Filippo Salviati
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 48

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