Skip to content

Il caso del Distretto Lapideo di Massa Carrara

L’influenza dei mercati globalizzati vista dal maggiore mercato mondiale della produzione e lavorazione del marmo.

Una delle domande più interessanti che concerne il futuro di questo distretto industriale è senz’altro quella che riguarda la qualificazione del suo rapporto con il fenomeno della “globalizzazione”. E’ una domanda importante perché è rivolta al maggiore mercato mondiale lapideo, che in termini di globalizzazione dovrebbe avere qualche cosa da dire, quanto meno per le dimensioni raggiunte dai suoi rapporti commerciali nell’import ed export e che interessano ormai tutti i continenti.
L’interesse che argomenti come il mercato globale e la “globalizzazione” suscitano ad ogni livello socio culturale ed economico, non sempre è sintomo di chiarezza percettiva e di comprensione di questo fenomeno estremamente dinamico e mobile, dove spesso differenze e disuguaglianze distributive della ricchezza e delle opportunità, non solo di tipo economico, sono parallele allo scarso potere di un controllo istituzionale sovranazionale e alla tutela di diritti fondamentali.
Questa sembra essere oggi una delle ragioni principali e certamente vere, per le quali si diffonde culturalmente uno stereotipo negativo, che tuttavia appare eccessivo e che fa sembrare urgente e necessaria un’azione di difesa nei confronti della “globalizzazione”, percepita come un male oscuro che rischia di distruggere gli edifici delle sicurezze istituzionali nazionali e più ancora di quelle che sono ritenute certezze che la Società contemporanea locale è riuscita a conquistare nel tempo in campo socio economico.
“Globalizzazione” è un concetto diverso da quello di “internazionalizzazione”: fra i due significati intercorre una demarcazione importante, soprattutto per quanto riguarda l‘identificazione socio economica dei distretti industriali, che è dovuta a quella frattura avvenuta con il cambiamento fra l’epoca fordista e quella post-fordista.
Durante il fordismo erano internazionali o multinazionali quelle poche imprese, una vera e propria élite, che erano riuscite ad ingigantirsi a tal punto da debordare dai confini nazionali, soprattutto con lo scopo di approdare a nuovi mercati di sbocco commerciale. Si configurava quindi a fianco dell’Economia nazionale, concentrata entro i poteri e nei confini dello Stato che restava l’unico soggetto autorizzato a praticare politiche internazionali, un’economia “anomala”, anch’essa internazionale, con regole e protagonisti distanti dalla sovranità nazionale con la quale spesso entravano in conflitto, sfuggendo ai controlli eludendo le regole nazionali: la sovranità aziendale era sempre più contrapposta alla sovranità nazionale.La crisi che portò al superamento del fordismo, provocò una accelerazione della deregolamentazione normativa in atto, incrementando la circolazione di merci e di capitali in tutte le parti del mondo.
Le ristrutturazioni produttive in chiave di efficienza e di delocalizzazione economica, necessarie per rispondere alla concorrenza, favorite dal grande sviluppo tecnologico sviluppatosi parallelamente nel campo delle comunicazioni e dell’informatica, permisero di accorciare le distanze esistenti fra mercati anche molto distanti fra di loro. Questo fece diventare l’internazionalizzazione da fenomeno di élite a fenomeno di massa: questa sembra essere stata la prima forma concreta che la “globalizzazione” assume in quanto trasformazione della preesistente internazionalizzazione.
Ogni stato nazionale nel post fordismo, assume forzatamente una nuova curvatura transnazionale nella propria economia, che si situa soprattutto nei rapporti con le reti produttive, commerciali e finanziarie mondiali, ma che non deriva direttamente da situazioni di politica economica create o mantenute dalla sovranità dello Stato sui propri territori, bensì dalla divulgazione e intraprendenza di strutture produttive locali, non necessariamente grandi ma anche piccole e medie, che unendosi e collaborando, estendono le loro capacità di interrelazione attraverso i nuovi sistemi di comunicazione e di cooperazione internazionale, cercando di realizzare i propri obiettivi attraverso complementarietà di nuovo tipo, con partner presenti anche su mercati esteri, con i quali stabiliscono economie esterne che rappresentano altrettanti beni collettivi locali.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Il caso del Distretto Lapideo di Massa Carrara

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Maurizio Mori
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2006-07
  Università: Università degli Studi di Urbino
  Facoltà: Sociologia
  Corso: Sociologia
  Relatore: Francesco Ramella
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 56

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

cave di marmo
distretti industriali
distretto lapideo
marmo di carrara

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi