L'analisi esistenziale di Binswanger complemento della psicoanalisi freudiana

Il poter essere è il senso stesso del concetto di esistenza. Scoprire che l’uomo è solo in quanto può essere, «significa scoprire che il carattere più generale e specifico dell’uomo, la sua “natura” o “essenza” è l’esistere. L’ “essenza” dell’uomo è l’esistenza». Il primo passo dell’analitica esistenziale è stato determinare la struttura fondamentale del Dasein, alla lettera “Esser-ci”, nell’essere-nel-mondo. L’uomo, ossia l’esserci è per sua essenza, cioè strutturalmente in movimento sia verso se stesso, sia verso la realtà che chiamiamo mondo. L’uomo infatti «esiste in un mondo di cose e di altre persone, nel quale egli è “situato” nel modo del poter-essere, cioè in maniera dinamica». Il modo di essere dell’uomo è quello della possibilità e non della realtà. Il significato di mondo si compone di due parti. Il mondo è costituito dal significato delle cose in rapporto alla nostra vita e ai nostri scopi. In questo senso si precisa la costitutiva significatività delle cose cioè che il mondo è una totalità di significati; le cose si presentano all’uomo solo in quanto inserite in una totalità di significati di cui egli già dispone. Il mondo è anche una totalità di strumenti. Lo strumento non è mai isolato ma è sempre strumento-per. Prima del mondo come totalità strumentale c’è l’esserci. Si può infatti dire che noi impariamo a usare le cose dapprima attraverso il linguaggio e i segni che ci mettono al corrente dell’uso delle cose.