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La stampa italiana tra la crisi dello stato liberale e l'avvento del fascismo al potere

Il progetto Modigliani

La scalata da parte di sindacati finanziari e industriali all’editoria giornalistica destò forti preoccupazioni all’interno del gruppo parlamentare socialista che, nell’aprile del 1918, prese una rilevante iniziativa politica: la presentazione di un progetto di legge per rendere pubblici i finanziamenti alla stampa.

Il progetto fu opera del riformista Emanuele Modigliani, il quale lo illustrò a Montecitorio nel novembre del 1918, e venne preso in considerazione da una commissione parlamentare incaricata di studiarlo.

Era composto da undici articoli e stabiliva che tutti gli atti costitutivi e i contratti relativi ai giornali dovessero essere stesi per iscritto e registrati; qualsiasi cittadino che ne avesse fatto richiesta avrebbe potuto prendere visione di tale documentazione presso gli uffici in cui essa era depositata.

Il progetto del Modigliani non faceva altro che rappresentare l’estensione del codice di commercio alle aziende giornalistiche, con l’eventuale aggiunta di nullità civili e di sanzioni penali.

Sostenuto soltanto da qualche giornale e malvisto dalle forze del potere, il progetto venne insabbiato quando il nazionalista Bevione propose l’estensione della pubblicità alle sovvenzioni effettuate dal governo ai giornali. Egli coalizzò i gruppi di origine liberale i quali assicuravano la maggioranza parlamentare ai diversi governi.

Questi gruppi non intendevano rinunciare alla prassi antica di sovvenzionare giornali medi e piccoli, influenti nei piccoli centri, con i fondi segreti del Ministero degli Interni. Nelle province la diffusione dei grandi quotidiani era circoscritta ai ceti colti e ai notabili.

Del resto, lo stesso presidente Orlando affermò, nel maggio del 1919, che “la stampa italiana è una delle più libere e delle migliori” e che “la sua dipendenza dai gruppi industriali, in fondo, la svincola dai bisogni e le dà una certa indipendenza”.

Questo brano è tratto dalla tesi:

La stampa italiana tra la crisi dello stato liberale e l'avvento del fascismo al potere

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Informazioni tesi

  Autore: Cinzia Franchina
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2006-07
  Università: Università degli Studi di Messina
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Scienze politiche e delle relazioni internazionali
  Relatore: Rosario Battaglia
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 71

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caso matteotti
fascismo
mussolini
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