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Interventi legislativi per tutela e salvaguardia del sistema bancario in presenza di crisi

Natura e qualificazione giuridica dell'apporto finanziario

Il Decreto ministeriale del 25 febbraio 2009 attuativo dell’art. 12 del D.L. 185/2008 (che istituisce i c.d. Tremonti bond), segue all’approvazione della Commissione Europea sul regime italiano di ricapitalizzazione delle banche. Esso come già evidenziato, dà il via libera alla sottoscrizione, da parte del Tesoro, fino al 31 dicembre 2009, di strumenti finanziari senza diritto di voto, emessi da banche italiane o società capogruppo di gruppi bancari italiani le cui azioni sono negoziate su mercati regolamentati (sono esclusi, pertanto, gli istituti non quotati), convertibili in azioni ordinarie e richiamabili in qualunque momento dalla banca emittente, previo via libera di Bankitalia.
L’emissione di questi titoli, è completata da quanto disposto nell’art. 2346, comma 6°, c.c. essi infatti, pur venendo considerati come titoli di debito, sono del tutto assimilabili a frazioni di capitale proprio (strumenti ibridi). È importante capire a questo punto come è possibile che possono essere associate al capitale di vigilanza pur venendo considerati titoli di debito. Secondo la normativa è dunque prevista un eccezione all’emissione dei titoli di debito in quanto bisogna renderli assimilabili al capitale di vigilanza.
Il Patrimonio di vigilanza è costituito dalla somma del “patrimonio di base” – ammesso nel calcolo senza alcuna limitazione – e del patrimonio supplementare, che viene ammesso nel limite massimo del patrimonio di base. Il capitale versato e le riserve costituiscono i principali elementi patrimoniali di qualità primaria: il patrimonio di base o tier 1 è costituito dal totale di questi elementi, previa deduzione delle azioni proprie possedute, dell’avviamento, delle immobilizzazioni immateriali, delle perdite registrate in esercizi precedenti e in quello in corso. Anche se a livello internazionale non esistono regole uniformi su percentuali e categorie ammesse, nel calcolo del patrimonio di base è prevista anche una percentuale di strumenti ibridi di patrimonializzazione: in particolare, le obbligazioni convertibili solitamente rientrano nel core tier-1 (il Core Tier 1 è il Tier 1 al netto degli strumenti ibridi), mentre le obbligazioni subordinate, considerate strumenti ibridi più leggeri, rientrano nel tier 1.
Tali strumenti (detti Tremonti bond) possono essere computati nel patrimonio di vigilanza di base Core Tier 1, con il duplice obiettivo:
· di immettere liquidità nel sistema finanziario, per garantire un adeguato flusso di finanziamenti all’economia (PMI e famiglie);
· di rafforzare, al contempo, i ratios patrimoniali delle banche.
"Secondo Basilea”, complesso di regole internazionali per la sicurezza delle banche, il total capital ratio è la somma tra il Tier 1 e Tier 2. Tier 1 indica il Capitale proprio più le riserve libere. Tier 2 indica il Capitale supplementare (serie di strumenti che contengono quote di capitale, quindi più rischiosi). La normativa impone come già evidenziato, che il Tier 2 sia minore o uguale al Tier 1. Il Tier 1 Ratio è dato dal rapporto tra il patrimonio di base della banca e le sue attività ponderate in base al rischio, mentre il Core Tier 1 ratio è il Tier 1 al netto degli strumenti ibridi (strumenti finanziari emessi dalle banche sotto forma di buoni fruttiferi, obbligazioni, certificati di deposito e altri titoli ancora).
Banca d' Italia ha fissato il limite del Total Capital Ratio al 10%, mentre il limite precedente era dell' 8%. E ha innalzato il limite del Core Tier 1 ratio al 6%.
Cosa è un Tremonti-bond sotto un profilo giuridico? Quali diritti attribuisce o può attribuire allo Stato sottoscrittore? La risposta a tali domande appare evidentemente utile per comprendere meglio le effettive finalità di questo intervento legislativo e gli interessi che mira a realizzare.
Secondo quanto previsto dal comma 7 dell’art. 12 del dl n.185/2008, la sottoscrizione degli strumenti finanziari e' effettuata sulla base di una valutazione da parte della Banca d'Italia delle condizioni economiche dell'operazione e della computabilità degli strumenti finanziari nel patrimonio di vigilanza.

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Interventi legislativi per tutela e salvaguardia del sistema bancario in presenza di crisi

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Informazioni tesi

  Autore: Umberto Comberiati
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2009-10
  Università: Libera Univ. degli Studi Maria SS.Assunta-(LUMSA) di Roma
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Scienze dell'economia
  Relatore: Eugenio Ruggiero
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 135

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