Vulnerabilità sismica degli edifici ecclesiastici lucani

L’analisi tipologica effettuata sulle chiese danneggiate dal terremoto ha evidenziato due tipologie prevalenti. Le chiese a navata unica presentano generalmente una facciata snella con poche aperture. Quelle a tre navate presentano generalmente una facciata con aperture di modeste dimensioni. I casi di ribaltamento osservati presentano, nella maggior parte dei casi, lesioni ad andamento verticale in prossimità del cantonale tra la facciata e i muri perimetrali dovute principalmente all’ammorsamento scadente con le pareti laterali. Le lesioni nel piano sono ad andamento sub-verticale o inclinate connesse, a volte, al martellamento della copertura o alla spinta delle volte dell’aula (soprattutto se vi è la presenza di contrafforti in facciata). Ribaltamento globale (I Modo): la percentuale di attivazione di tale meccanismo nel campione considerato è del 39%, di cui il 10% è considerabile come danno medio grave.Ribaltamento della parte sommitale (I modo): si sono verifcate lesioni inclinate, sub-verticali connesse a rotazioni fuori del piano delle capriate di copertura e in alcuni casi il crollo del timpano; per quanto riguarda il livello di danno rilevato, il 34% del campione ha presentato questo meccanismo di danno, con un’alta percentuale (circa l’11%) di danno medio-grave e/o con possibilità di crollo.