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Le relazioni tra Italia, Francia e Gran Bretagna all’indomani dell'avvento al potere di Mussolini (31 ottobre 1922 – 27 settembre 1923)

Le prime impressioni negli altri continenti

Uno dei primi telegrammi, datato 1 novembre, che il neo nominato Presidente del Consiglio, nonché Ministro degli Affari Esteri ad interim, Benito Mussolini inviò consisteva nel chiedere a tutti i rappresentanti diplomatici all'estero di fargli avere «d'urgenza un breve rapporto sulle impressioni che (i) recenti avvenimenti in Italia avevano prodotto presso codesti circoli politici diplomatici e finanziari e su codesta stampa».

Le risposte arrivarono nei giorni successivi. La prima fu quella di Bolognesi, console a Montreal, il quale affermava che in Canada non si avevano conoscenze degli avvenimenti italiani; ciò che si sapeva proveniva dalla stampa estera, inglese o americana, che veniva definita “tendenziosa”, quindi l'opinione politica generale non era favorevole.
Sempre nel continente americano, a Cuba gli avvenimenti « hanno prodotto non dubbia ammirazione in questi circoli politici diplomatici », anche la stampa era favorevole. In Argentina, a Buenos Aires il giudizio fu sospeso finché non ci fossero state dichiarazioni ufficiali da parte del Governo in materia di politica estera; a Montevideo l'incaricato d'affari Alliata riferiva che gli avvenimenti erano visti in modo favorevole. Le notizie provenienti da Santiago erano favorevoli, sebbene all'inizio ci fosse stato un po' di allarme, in seguito la stampa aveva assunto un indirizzo diverso, favorevoli anche i circoli politici, specie di opposizione, avendo un orientamento antibolscevico fascista.

Da Washington, l'incaricato d'affari Rosso riferiva che: « l'impressione generale è di compiacimento per la rapida soluzione della crisi e (del) ritorno del governo (…) alla normalità, nonché di simpatia per (gli) elementi (degli) ideali caratterizzanti (del) movimento fascista. Vedesi nel successo di questi (la) scomparsa definitiva del pericolo bolscevico in Italia ed esempio salutare per tutti i Paesi ».
Aggiungeva che nei circoli politici c'era una attesa fiduciosa per gli atti del nuovo governo, e che essi apprezzavano il programma del fascismo, basato sul lavoro e la disciplina. Vi erano però preoccupazioni derivanti dai giornali francesi e inglesi, i quali definivano il movimento « ultra nazionalista ed espansionista », in ogni caso si riservavano di giudicare in futuro, in base a ciò che il capo del governo avesse fatto. In ogni caso, stampa e governo statunitense erano favorevoli, soprattutto per l'inserimento di altri partiti nella costituzione del gabinetto, per la pronta smobilitazione dei fascisti in seguito alla marcia su Roma e per il programma di ricostruzione economica e di risanamento finanziario annunciato da Mussolini.
Dal continente afro-asiatico non pervennero molte notizie. La stampa cinese, infatti, non si occupava di politica internazionale e quindi le notizie che circolavano erano principalmente di derivazione estera, inglese e francese, comunque la colonia italiana era favorevole. A Tokyo l'avvento di Mussolini al potere fu accolto favorevolmente, anche la stampa simpatizzava con il Governo, la colonia italiana era « esultante ». A Costantinopoli, dopo una prima sorpresa, vi fu una diffusa ammirazione per il modo in cui il Governo agì in quei primi giorni.

Al Cairo i commenti furono favorevoli, di simpatia, persino, per come era stata risolta la crisi, tranne per i circoli vicini ai francesi, preoccupati per ciò che sarebbe potuto succedere nell'Adriatico.
Dalla Russia, Amadori fece sapere che il Governo bolscevico non aveva accolto con favore quanto accaduto, ma che si riservava di commentare in modo negativo, sospendendo il giudizio per timore di compromettere i rapporti economici tra i due Paesi.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Le relazioni tra Italia, Francia e Gran Bretagna all’indomani dell'avvento al potere di Mussolini (31 ottobre 1922 – 27 settembre 1923)

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Informazioni tesi

  Autore: Anna Chiara Borrello
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2008-09
  Università: Università degli Studi di Pisa
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Scienze politiche e delle relazioni internazionali
  Relatore: Marinella Neri Gualdesi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 67

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