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Tetti di legno a manto verde in climi mediterranei per edifici passivi: due tipologie strutturali a confronto

Tipologie di inverdimento pensile

La stratificazione standard di una copertura a verde pensile è costituita da un'impermeabilizzazione antiradice, uno strato di protezione, uno strato drenante, uno strato filtrante e dal substrato di vegetazione, come mostrato nella figura a fianco. Le prestazioni dello strato impermeabilizzante sono, di base, le stesse richieste per tutte le altre tipologie di copertura, con una caratteristica aggiuntiva: deve essere garantita la resistenza alle radici. Ognuno degli strati citati, che soddisfa funzioni diverse, deve fornire elevate prestazioni.
A seconda del produttore e della situazione (statica, clima, microclima, tipologia di vegetazione, tipo di fruizione ecc.) si modificano gli strati o la tipologia di materiale.
In difformità a questo standard di stratificazione vengono anche posati inverdimenti estensivi monostrato. La vantaggiosa semplificazione del sistema costruttivo comporta, però, che in un unico strato devono essere espletate anche tutte le funzioni degli altri strati. Ne consegue che un'idonea funzionalità, nel lungo periodo, di un inverdimento monostrato può essere assicurata solo utilizzando substrati di eccellente qualità. La più usuale stratificazione impiegata in un inverdimento pensile multistrato consiste in: vegetazione, substrato (min. 8 cm), strato filtrante, strato drenante, impermeabilizzazione (antiradice) e strato di protezione.
Inoltre, a seconda del grado di manutenzione richiesto, si distinguono due tipologie di inverdimento: estensivo ed intensivo.
L'inverdimento estensivo è particolarmente adatto agli edifici di grandi dimensioni, ai tetti inclinati e alle abitazioni già esistenti, per il suo scarso spessore di substrato (da 3 a 15 cm circa), il suo peso di sovraccarico compreso tra 30 e 100 kg/m² (a capacità massima in acqua), la sua minore manutenzione rispetto agli inverdimenti intensivi e la sua vegetazione caratteristicamente colonizzatrice e molto resistente. L'altezza dei vegetali non supera i 25 cm e l'associazione di più varietà conferisce a questi tetti un aspetto multicolore che varia a seconda delle stagioni. Unico inconveniente, questo tipo di copertura non è calpestabile e non può essere coltivato.

Il tipo di inverdimento "intensivo" o "semi-intensivo" (chiamato anche giardino sospeso), è raccomandato per piccole e medie superfici. Rispetto al tipo estensivo, lo spessore del substrato è maggiore (da 15 a 30 cm circa) per un peso di sovraccarico compreso tra 120 e 350 kg/m² (a capacità massima in acqua). Permette di accogliere una vegetazione a forte sviluppo radicale e aereo di tipo orticolo come graminacee, tappeti erbosi, piante vivaci o arbusti. Una manutenzione moderata e irrigazione regolare sono necessari. Paragonabile ai giardini tradizionali, è possibile seminare o coltivare ogni tipo di vegetale.

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Tetti di legno a manto verde in climi mediterranei per edifici passivi: due tipologie strutturali a confronto

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Informazioni tesi

  Autore: Luigi Reale
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Firenze
  Corso: Tecnologie del legno
  Relatore: Marco Togni
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 86

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Parole chiave

case passive
climi mediterranei
sostenibilità
tetti legno
tetti verdi

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