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La virtù reale della realtà virtuale: il MAV di Ercolano

Una premessa sulle tecnologie utilizzate

Benchè non ci si proponga di analizzare scrupolosamente le nuove tecnologie applicate ai beni culturali nella loro specificità, è d’obbligo dare quantomeno una visione sintetica di cosa, nella pratica, permetta la fruizione dei contenuti del MAV. Quali siano cioè le tecnologie qui presenti, quale sia la loro funzione e quale il contenuto. Si ricordi, anzitutto, la precisa richiesta dei committenti, i quali hanno da subito resa nota la volontà che in questo museo fossero presenti mezzi tecnologici semplici, macchine intuitive, che permettessero un’attrazione, e non una repulsione, per il visitatore. Pertanto Capware ha tentato di esaudire tali disposizioni, evitando virtuosismi informatici troppo complessi per essere percepiti dal pubblico con serenità, e si è invece adoperata perché tutte le installazioni fossero quanto più intuitive e immediate possibili: ne è la prova il fatto che quasi tutte sono prive di spiegazione, il visitatore sa già cosa fare con ciò che si trova davanti senza il bisogno che alcuna targhetta laterale glielo spieghi. L’elemento probabilmente più presente, ma soprattutto ciò che rende veramente interattivo il museo, è il sistema di tracking, ossia un dispositivo che individua la presenza del corpo umano, e lo elabora come fosse un puntatore che si muove lungo i tre assi spaziali. In particolare è composto da una parte hardware, ossia dagli elementi fisici che costituiscono questo sistema: le telecamere, che captano la presenza del visitatore, i faretti ad infrarossi, che illuminano il campo visivo della telecamera, essendo l’ambiente piuttosto buio, i computer, che elaborano le informazioni e i cambiamenti di comando, e infine i proiettori, che restituiscono all’utente il risultato dei propri movimenti, proiettando le immagini su dei pannelli murari, o sui pavimenti, in base all’installazione davanti a cui ci troviamo. Naturalmente questo non potrebbe avvenire senza la parte software, composta da un programma elaborato appositamente per il MAV, e utilizzato esclusivamente in questo sito museale.

Questo brano è tratto dalla tesi:

La virtù reale della realtà virtuale: il MAV di Ercolano

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Informazioni tesi

  Autore: Beatrice Corritore
  Tipo: Diploma di Laurea
  Anno: 2008-09
  Università: Università degli Studi di Verona
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Lettere
  Relatore: Enrico Dal Pozzolo
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 124

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