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Mac speak: analisi linguistica del sito in lingua inglese di Apple

Leopard

L’ultima innovazione proveniente dall’azienda di Cupertino per ciò che riguarda il settore dei personal computer (tralasciando quindi nuove versioni di iPod e il nuovo ed unico iPhone) è la nuova versione MacOs X 10.5 o più comunemente definita Leopard.
Fu annunciato per la prima volta durante l’ Apple Worldwide Developers Conference, tenutosi a San Francisco il 6 giugno 2005. Da subito il prodotto fu oggetto di una mirata campagna pubblicitaria che lo presentava come un salto qualitativo decisivo della tecnologia dei sistemi MacOS. Jobs durante lo Stevenote di presentazione del prodotto illustrò «10 delle 300 novità » che caratterizzano Leopard. Il sistema indubbiamente beneficia delle migliorie frutto degli studi e delle correzioni apportate ai difetti di Tiger (sistema precedente a Leopard). Tuttavia può essere considerato piuttosto importante principalmente per due motivi.
Occorre precisare che il 2007 è stato un anno piuttosto importante per quel che riguarda l’innovazione di sistemi operativi. Infatti, nel gennaio dello stesso anno Microsoft ha partorito un nuovo sistema operativo: Windows Vista. Il passaggio da Windows Xp a Windows Vista si rivela piuttosto significativo, non solo perché l’azienda operante è Microsoft, ma perché dopo un’intera vita aziendale basata sul principio della razionalità e della schematicità, a scapito di qualsiasi “leggerezza” di carattere grafico, Windows cambia completamente volto, con la creazione di un sistema completamente nuovo che predilige l’aspetto grafico, a scapito della velocità della macchina. Questo cambiamento di rotta stupisce tutta l’opinione pubblica, tanto che Vista viene definito dall’azienda di Cupertino una copiatura di Tiger, mentre Leopard sarebbe stato definito Vista 2.0 (punzecchiatura che lo stesso Jobs non si risparmia durante lo Stevenote di presentazione di Leopard).
Non è un mistero che la diffusione di Vista abbia portato gli utenti Microsoft ad un’irresistibile nostalgia del sistema precedente Xp. Vista infatti ha presentato da subito una serie di imperfezioni che dal colosso dell’informatica nessuno si sarebbe mai aspettato. Inoltre vi era la percezione da parte degli utenti di una sorta di disinteresse per l’usabilità effettiva della macchina, per prediligere invece l’aspetto puramente estetico del sistema, legato alla grafica. L’esteticità, la creatività e la ricchezza grafica erano sempre stati elementi peculiari del sistema MacOs, ritenuti invece di secondaria importanza da Microsoft. Leopard invece si preparava a fare il suo ingresso nell’ottobre dello stesso anno, migliorato sotto l’aspetto dell’usabilità, ma anche dal punto di vista grafico. Quindi a quel punto vi fu la sottile percezione che una sorta di sfida era in atto.
L’altro elemento che bisogna considerare, e che potrebbe confermare questa percezione è spiegabile analizzando in breve le 10 principali caratteristiche di Leopard, che, secondo Jobs, bastano per motivare l’acquisto del prodotto. Leopard dispone infatti di una serie di nuovi programmi che rendono non solo più facile, ma anche più comodo e divertente utilizzare il computer, tra cui la fondamentale è “Boot Camp”, nuova versione dell’applicazione di Mac, perfettamente integrata nel sistema che permette di installare sullo stesso computer sistemi diversi: Vista in primis, ma all’occorrenza, anche Linus. Questa è una svolta piuttosto importante poiché per la prima volta Apple ha tutte le caratteristiche per competere con il colosso della tecnologia informatica Microsoft.
Il giornalista statunitense Walter Mossberg, columnist del Wall Street Journal nonché “guru” dell’informatica statunitense, sottolinea che Leopard non è rivoluzionario rispetto al suo predecessore, ma è importante perché “è migliore e più veloce di Vista, con una serie di funzionalità che rendono i Mac ancora più facili da usare". Grazie a Leopard Apple allarga il suo target di consumatori, entrando pesantemente nel campo di Microsoft. Ora qualsiasi individuo può decidere di acquistare un computer Mac poiché questo non lo vincola al solo utilizzo del sistema operativo MacOs.
Quindi Mac non è più solo per i cosiddetti creativi, ma almeno potenzialmente, amplifica notevolmente il suo segmento di consumatori.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Mac speak: analisi linguistica del sito in lingua inglese di Apple

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Informazioni tesi

  Autore: Valentina Rossetti
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2008-09
  Università: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
  Facoltà: Scienze della comunicazione e dell'economia
  Corso: Scienze della comunicazione
  Relatore: Glenn Alessi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 42

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