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CON-TATTO: il tocco per migliorare la relazione d'aiuto col paziente terminale

Il tocco terapeutico

Il tocco terapeutico (dall’inglese Therapeutic Touch o TT) chiamato anche tocco terapeutico senza contatto o guarigione a distanza (o Healing Touch), è una pratica introdotta nel 1972 da Dolores Krieger e Dora van Gelder Kunz. La tecnica si basa sulla teoria che corpo, mente ed emozioni si combinano per formare un campo complesso di energia. Secondo questa pratica essere in salute indica un campo energetico in equilibrio, mentre la malattia è uno squilibrio energetico.
Krieger e Kunz basarono la loro teoria sulle affermazioni di Martha Rogers, la quale affermava che gli esseri umani sono circondati da campi energetici che si estendono dalla superficie della pelle.
I principi del tocco terapeutico sono:
• Gli esseri umani sono dei campi energetici aperti e il trasferimento di energia tra le persone può essere naturale e continuo o guidato dalle intenzioni
• La simmetria anatomica è un principio importante che fornisce una base per il praticante per valutare l’energia del destinatario
• Una mancanza di equilibrio nel sistema energetico della persona è in grado di creare stimoli nel campo energetico che si estende a pochi centimetri dalla superficie della pelle
• Gli esseri umani hanno la capacità di trasformazione
Il corpo umano non termina con la pelle, il fisico è compenetrato e allo stesso tempo circondato per uno spessore da 3 a 10 cm da un campo bioplasmico.
Questo campo attraverso l’uso delle mani può essere valutato nei suoi vari aspetti, qualità, massa e temperatura al fine di riconoscere gli squilibri e modificarli.
Il tocco terapeutico si esplica utilizzando le mani per dirigere l’energia umana e favorire la guarigione. Le fasi di una seduta sono quattro: la centratura in cui il terapeuta si rilassa e si concentra al fine di essere utile al destinatario, l’accertamento dove il terapeuta pone le mani vicino al corpo dell’assistito muovendole al fine di rilevare i campi energetici, il trattamento nel quale viene ridirezionata e riequilibrata l’energia attraverso dei lenti, ritmici movimenti delle mani a partire dalla testa fino ai piedi e infine la valutazione dove il terapeuta valuta l’equilibrio energetico dell’assistito e pone termine alla seduta.
La pratica del tocco terapeutico deve avere una durata di 10-20 minuti e deve essere eseguita a 24 ore di distanza dalla precedente seduta.
Questa tecnica è molto sviluppata in America dove nel 1972, a New York, venne insegnata nella Scuola Universitaria per Infermieri. In circa 20 anni fu insegnata anche all’interno degli ospedali, negli ambulatori e nei programmi di aggiornamento ed è diffusa in circa 68 paesi al mondo.
All’interno della revisione della letteratura condotta da Jackson, McNeil e Schlegel (2008) vengono analizzati differenti studi riguardo al metodo del tocco terapeutico.
Vengono suddivisi gli studi a seconda del loro livello di evidence dal primo livello (studi che provengono da revisioni sistematiche, meta analisi o da RCT) al settimo livello (studi che provengono da opinioni di autori o esperti).
Gli autori dopo un’accurata analisi di studi condotti dal 1998 al 2006 affermano che il tocco terapeutico è una pratica che aiuta il terapeuta a ridurre l’ansia, il dolore e dare sollievo all’assistito riguardo ai sintomi fisici e psicologici.
Affermano inoltre che la riduzione del dolore data dalla pratica in esame, potrebbe portare anche ad una riduzione nella prescrizione e somministrazione di farmaci oppioidi specifici per il sintomo doloroso.
In conclusione gli autori affermano che è necessario che vengano eseguiti altri studi in futuro, in quanto ad oggi non sono presenti studi a sufficienza per affermare con certezza l’efficacia della pratica. Non sminuiscono l’importanza della pratica, in quanto la definiscono un valido strumento da associare alla normale assistenza infermieristica.
All’interno dello studio qualitativo descrittivo eseguito da Barron, Coakley e Mahoney (2008) un team composto da undici infermiere applicò il tocco terapeutico per quattro ore ogni settimana per quattro mesi a 34 pazienti compresi tra i 22-77 anni di età, con diagnosi tumorali differenti del reparto dove lavoravano.

Questo brano è tratto dalla tesi:

CON-TATTO: il tocco per migliorare la relazione d'aiuto col paziente terminale

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Informazioni tesi

  Autore: Pamela Ferrazzi
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Milano
  Facoltà: Medicina e Chirurgia
  Corso: Infermieristica
  Relatore: Giuliana Becciu
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 58

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