Destini professionali a confronto: origine sociale e scelte universitarie

La gran parte dei sociologi contemporanei condivide la convinzione che il grado di scolarità influenzi i destini professionali e sociali degli individui e che l’istruzione costituisca una risorsa cruciale nei processi di mobilità sociale, ossia nel passaggio da una posizione all’altra entro il sistema della stratificazione sociale . Tale tesi non è sempre stata pacificamente accettata.

Ad esempio, gli studiosi di ispirazione neomarxista, hanno affermato che i titoli di studio non esercitano alcuna reale influenza sulle carriere professionali e sociali delle persone, ma si limitano a coprire gli effetti dell’appartenenza a famiglie e gruppi sociali privilegiati, o deprivilegiati, e a sviluppare, negl’individui originali delle classi subalterne, tratti psicologici e comportamentali coerenti con le esperienze organizzative indotti dalle società capitalistiche

Lungo questa linea interpretativa, anche se in modi più cauti, si sono mossi anche i sostenitori delle tesi della deprivazione culturale . Anche a loro parere la scuola rappresenta, prima di tutto, uno strumento di riproduzione delle disuguaglianze esistenti in una società. Altri autori, infine, hanno affermato che né i livelli di istruzione, né le origini sociali incidano in modo significativo sui destini occupazionali e sociali degli individui, poiché essi sarebbero determinati essenzialmente dal caso, ossia dal fatto di entrare nel mercato del lavoro nel corso di congiunture economiche favorevoli o sfavorevoli di abitare in un area geografica dove esistono imprese che necessitano di forza lavoro in possesso di determinate qualificazioni, di conoscere persone in grado di fornire apprezzate referenze professionali, anziché soggetti privi di alcun legame con i livelli dirigenziali delle organizzazioni lavorative. A parere dei sociologi contemporanei infine, l’occupazione, in virtù dei vantaggi e degli svantaggi di carattere materiale e immateriale associati al suo esercizio, costituisce il migliore indicatore della posizione sociale di una persona, vale a dire della sua collocazione nel sistema della stratificazione sociale.

Se si rapporta la posizione sociale ricoperta da una persona in un determinato momento della sua vita adulta a quella della sua famiglia di origine, si parlerà inoltre di mobilità intergenerazionale. Se, invece, si fa riferimento alle sole collocazioni sociali via via assunte da un individuo nel corso della sua esistenza, successivamente all’uscita dalla famiglia di origine, si parlerà di mobilità intragenerazionale o di carriera.