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Il Personal Ubiquitous Content: i contenuti che vuoi dove vuoi

La gestione dei contenuti personali in ogni luogo e in ogni momento

La quantità di informazioni disponibili sul web è impressionante, il tempo per navigare è sempre limitato, siti, pagine web, documenti, video vengono salvati (tagging, bookmarking, copia e incolla su un documento…) per poi essere recuperati in un secondo momento. Ma spesso queste risorse non vengono più riviste o rotrovate per motivi di tempo e luogo. Questa è l’epoca della trasformazione tecnologica più rapida di sempre, smartphone e mini pc, stanno diventando i contenitori più diffusi, per i nostri contenuti. Inoltre l’utente di oggi è sempre più consapevole e desideroso di condividere i propri contenuti e i propri traguardi creativi con i propri amici e contatti, attraverso il web e il mobile.
I social network sono divenuti gli aggregatori narrativi principi del web 2.0 e gli utenti sono sempre più consapevoli e desiderosi di condividere i propri contenuti con i propri amici, attraverso il web e il mobile2. Basti pensare a Facebook, un social network in rapida espansione: è diventato una delle mete online più popolari, più di 250 milioni di persone (un quinto degli utenti di internet) hanno un account Facebook, ogni giorno passano in media sul sito una ventina di minuti. Inoltre il social network è un enorme fonte di dati personali, i navigatori si comportano in modo diverso da come farebbero di solito: usano i loro veri nomi, pubblicano i loro veri indirizzi email, condividono opinioni, gusti, notizie.

Secondo le stime di Facebook, ogni mese gli utenti si scambiano 4 miliardi di informazioni, news di cronaca, aggiornamenti di stato, caricano 850 milioni di foto e 8 milioni di video. Facebook ha dichiarato di rilasciare nei prossimi mesi un’applicazione chiamata Ok Search (VOGELSTEIN, 2009) che permetterà agli utenti di esplorare i feed altrui. “Vuoi vedere che cosa ha scritto uno sconosciuto ha proposito del finale dell’ultimo Harry Potter? Guarda su Google. Vuoi sapere che cosa hanno detto i tuoi amici? Prova Facebook Search.” (VOGELSTEIN, 2009) Non solo, poiché gli amici postano link a siti esterni, si potrà usarlo come via d’accesso al web. “Perché dovresti accontentarti degli articoli
2 L’esempio più noto al riguardo della crescita dell’importanza dei social network, è quello di Twitter, piattaforma di microblogging nata nel 2006 e utilizzata da Barack Obama nelle elezioni presidenziali del 2008 per comunicare via mobile con la community dei propri sostenitori “brief reports from the presidential candidate on what he’s doing and thinking” .

sul fallimento della Chrysler raccomandati dagli algoritmi di Google News, quando puoi leggere quelli consigliati dagli amici?” (VOGELSTEIN, 2009) Seguendo il ragionamento degli sviluppatori di Facebook, questa funzione di Search, sarebbe come un filtro alla marea di informazioni che girano sul web, ma il filtro è operato dalle persone di cui ti fidi: i tuoi contatti. In quest’ottica abbiamo pensato di rendere i social network, e non solo Facebook, il fulcro centrale a cui girasse attorno il sistema. Un altro aspetto positivo è che le persone quando possono decidere che cosa rendere pubblico e cosa privato, si sentono più libere di condividere informazioni.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Il Personal Ubiquitous Content: i contenuti che vuoi dove vuoi

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Informazioni tesi

  Autore: Valentina Sanesi
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Siena
  Facoltà: Scienze della Comunicazione
  Corso: Design di ambienti per la comunicazione
  Relatore: Maurizio Caporali
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 169

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