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La comunicazione persuasiva del marketing. Gli immaginari di Marca.

La campagna di buzz marketing : non c'è futuro senza memoria

Il brusio della conversazione può nascere in modo spontaneo tra gli internauti e quindi fuori dal controllo dell' azienda: a questo punto esse hanno diverse alternative da valutare; possono semplicemente ignorare il vociferare che accade in rete, possono cercare di gestirlo facendo leva sui mezzi tradizionali, oppure possono dialogare con gli utenti. Quest' ultima è senza alcun dubbio la scelta migliore per comunicare con i consumatori perchè ignorare i commenti non è di certo un buon modo per rapportarsi con loro e, in caso di un Buzz negativo, la mancanza di intervento dell'azienda non farebbe altro che accrescerne il malcontento. Gestire il Buzz con metodi tradizionali significherebbe comunque prendere visione dei commenti degli utenti al fine di creare una campagna pubblicitaria che aiuti a ricucire il rapporto con loro e a recuperare l'immagine dell'azienda. Il dialogo con i clienti quindi, offre la possibilità di entrare in stretto contatto con loro così da poter conoscere quelle che sono le loro abitudini e i loro bisogni, agevolati dal fatto che l'azienda si preoccupa di sviluppare un prodotto sempre più su misura. Il brusio può essere anche una precisa strategia di marketing; in questo caso sono le aziende che contattano le agenzie di Buzz marketing o coinvolgono direttamente importanti blogger ai quali vengono dati dei campioni omaggio o ai quali vengono proposte delle occasioni per entrare direttamente in contatto con il prodotto. Nel secondo caso il blogger, inserito nel suo contesto sociale di riferimento inizierà a parlare del prodotto e magari a consigliarlo: è proprio in questo punto preciso che si innesca il passaparola tra amici e parenti. Nel caso in cui un'azienda si affida ad un'agenzia di Buzz Marketing, il lavoro è molto più articolato anche se principalmente gli obiettivi rimangono gli stessi. Queste agenzie partono dal compiere un'analisi dei competitor e dei loro comportamenti on-line, ovvero analizzano con quali parole chiave “key words” si fanno trovare all'interno della rete e quali parole chiave utilizzano i navigatori web per cercare informazioni. Costruiscono inoltre mini siti per accompagnare e promuovere eventi o prodotti limitati nel tempo, si inseriscono in community cercando di rendere sempre più visibile l'azienda al consumatore. Altro elemento ad essere analizzato è il target di riferimento per vedere come esso utilizza internet alla ricerca di determinati prodotti o servizi; all'interno di questi gruppi le “agenzie Buzz” vanno prima ad identificare e poi a contattare i blogger più influenti e i leader delle web community, tutto in base ai loro collegamenti, alla loro reputazione e al loro pubblico. Una volta selezionati, i blogger saranno invitati a prender parte ad una campagna di Buzz. Paradossalmente, il compito più difficile sta nel convincere le persone a diventare veicoli di contagio in quanto, nel dare un consiglio a qualcuno del proprio gruppo di riferimento, mettono in gioco il loro nome e la loro attendibilità. Solitamente è una questione di immagine, un ritorno intangibile legato al rafforzamento della propria leadership in fatto di opinioni e al proprio prestigio sociale all'interno del gruppo web. Questo comporta anche una maggiore attenzione nello svolgimento del proprio compito perchè più si diventa influenti più un suggerimento sbagliato o una brutta figura diventano pesanti da gestire. Qualche beneficio tangibile viene poi da campioni omaggio, gadget e dalla possibilità di partecipare ad eventi promozionali esclusivi chiamati “Blog Day”, occasioni riservate ai soli blogger prescelti oltre che ai media in generale e i relativi VIP.
Lo scopo di questi incontri è mettere in diretto contatto il consumatore con l'azienda e soprattutto con il prodotto/servizio che sarà lanciato sul mercato. I partecipanti, connessi con i loro blog o spazio internet, comunicheranno in “presa diretta” le proprie sensazioni e le proprie opinioni, positive o negative che esse siano. L'agenzia di Buzz raccoglierà il feedback e analizzerà le discussioni, identificherà i bisogni dei clienti e il loro grado di soddisfazione e infine fornirà i risultati all'azienda sui quali si potrà impostare una campagna pubblicitaria su misura per i suoi clienti. Questa nuova tipologia di comunicazione marketing ha riscosso molto successo anche per i suoi costi quasi nulli se eliminiamo quelli spesi per organizzare ed allestire i “Buzz Day” e quelli per gli investimenti in gadget promozionali, determinando la nascita di agenzie Buzz come “BuzzAgent” che detengono un esercito di “apostoli” del brand, stimabile in 100mila adepti e un portafoglio clienti del calibro di “Coca-Cola”, “Lee Jeans”, “Kellogs” etc...

Questo brano è tratto dalla tesi:

La comunicazione persuasiva del marketing. Gli immaginari di Marca.

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Informazioni tesi

  Autore: Michelarcangelo Pace
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Perugia
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Scienze della comunicazione
  Relatore: Michele Fioroni
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 57

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