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Eventi neurodegenerativi comuni nella Sclerosi Multipla e nelle retinopatie degenerative

Patologie oculari

Alterazioni della capacità visiva sono spia dell’insorgenza o del peggioramento di numerose malattie; la riduzione della capacità visiva ad esempio può rappresentare il campanello d’allarme di un disturbo che nasce in tutt’altro distretto del corpo, ma che si manifesta a livello oculare e, in modo specifico, a carico della retina. Questa è la struttura interna dell’occhio, costituita da tessuto nervoso, in grado di registrare le immagini che saranno poi inviate al cervello.
Per quanto riguarda l’origine embriologica, la retina deriva dal diencefalo, precisamente dalla vescicola ottica primaria, un’estroflessione anteriore del tubo neurale.
Le strutture nervose oculari hanno, sia per origine embriologica, per tipologia cellulare, per meccanismi fisiologici di base, molteplici similitudini con il sistema nervoso centrale e le si può per questo considerare parte di esso. Le cellule della retina al pari dei neuroni del sistema nervoso appartengono alla categoria delle popolazioni cellulari statiche che perdono, in modo definitivo dopo i primi anni di vita postnatale, la capacità di dividersi. Le cellule del sistema nervoso, quindi, eccetto quelle che muoiono nel corso della vita, hanno una longevità che dovrebbe coincidere con la durata della vita dell’organismo di cui fanno parte. Processi che perturbano gli equilibri di base della funzionalità dei neuroni causano la degenerazione irrimediabile degli stessi, senza che vi sia in seguito una capacità di rigenerazione da parte delle strutture nervose circostanti. I neuroni sono delle cellule altamente differenziate e strutturalmente complesse, incapaci durante la loro vita di regredire dal loro differenziamento per dar vita a cloni di se stessi capaci di riparare un eventuale danno a carico di un distretto cerebrale danneggiato. A causa dell’incapacità da parte dello stesso organismo di riparare tali danni ci si è indirizzati negli ultimi anni allo studio dei meccanismi che portano alla morte neuronale e di conseguenza alla degradazione di aree celebrali che generano conseguenze gravemente invalidanti per gli individui che ne sono colpiti.
Alcune malattie celebrali, anche se molto diverse tra di loro per patogenesi e sintomatologia sono accomunate da un meccanismo patologico di base che prevede la morte lenta e progressiva di cellule nervose; per questo vengono dette malattie neurodegenerative. La fenomenologia dipende dal tipo cellulare neuronale e dalla regione cerebrale che la malattia aggredisce.

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Eventi neurodegenerativi comuni nella Sclerosi Multipla e nelle retinopatie degenerative

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Informazioni tesi

  Autore: Diego Fresegna
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2008-09
  Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
  Facoltà: Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
  Corso: Scienze biologiche
  Relatore: Gianfranco  Scarsella
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 70

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